“Il deterioramento della situazione umanitaria a Saké: migliaia di sfollati in cerca di assistenza e sicurezza”

I nuovi sfollati in fuga dai combattimenti non lontano da Saké sono arrivati ​​questo mercoledì 7 febbraio a Goma, nel Nord Kivu. Questo arrivo evidenzia il deterioramento della situazione umanitaria nella regione, con l’avanzata dei ribelli dell’M23 verso la città di Saké. Gli attori locali e abituali sono preoccupati per questa situazione, dato che la situazione umanitaria era già precaria dopo l’arrivo degli sfollati pochi giorni fa.

Queste migliaia di famiglie provengono dalle città di Shasha, Kirotshe, Mwambaliro, Buhunga e Kituva, dove recentemente i combattimenti si sono intensificati. I precedenti sfollati, arrivati ​​a Saké quattro mesi fa, vivono già in condizioni difficili, senza alcuna assistenza. Sono stati ospitati in quattro siti diversi, come il campo di Maman Zaina, Mayusa, Kizimbo e Tchabiringa.

Secondo fonti locali, le condizioni di vita precarie hanno già causato malattie legate all’acqua in un gran numero di persone. Solo la ONG MSF cerca di prendersi cura di queste persone il più possibile. Inoltre, attori della società civile sottolineano che le esplosioni delle bombe sganciate dai ribelli hanno ferito un bambino. Chiedono alle autorità di proteggere la città di Saké, che rappresenta l’ultima diga prima di raggiungere la città di Goma.

Questa situazione si ripercuote negativamente anche sul funzionamento delle scuole, costrette a chiudere i battenti per otto giorni. Gli attori della società civile deplorano questa situazione e chiedono misure immediate per garantire la sicurezza della popolazione e la ripresa delle attività educative.

L’urgenza della situazione a Saké richiede una risposta rapida e concertata da parte delle autorità e delle organizzazioni umanitarie. È essenziale fornire assistenza adeguata agli sfollati e garantire la loro sicurezza. Inoltre, è fondamentale mettere in atto azioni per prevenire la diffusione delle malattie trasmesse dall’acqua e garantire la continuità delle attività educative. La popolazione di Saké merita un’attenzione speciale e un sostegno efficace da parte della comunità internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *