Fatshimetrie, 22 luglio 2024 – La ripresa delle udienze nel caso di appropriazione indebita del parco agroindustriale di Bukanga Lonzo, situato nella provincia di Kwango nella Repubblica Democratica del Congo, è stata rinviata all’11 novembre, a causa della richiesta di archiviazione per motivi di salute del signor Christo Stéphanus Grobler, uno degli indagati coinvolti.
Questo caso, che coinvolge in particolare il senatore Augustin Matata Ponyo e l’ex ministro delegato alle finanze, Patrice Kitebi, nonché il cittadino sudafricano Kristo Glober, risale al maggio 2021 quando è stato aperto davanti alla Corte costituzionale. Nel novembre dello stesso anno, la Corte ha deciso di non perseguire l’ex Primo Ministro, ponendo così fine alle accuse contro di lui.
Inizialmente previsto dinanzi alla Corte di Cassazione nel giugno 2022, il processo è iniziato timidamente con solo tre udienze dedicate all’identificazione degli imputati e dei loro difensori. Secondo la Costituzione congolese, la Corte Costituzionale è competente a giudicare il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni.
Il parco agroindustriale di Bukanga Lonzo, un progetto faro inaugurato nel luglio 2014 dall’ex capo dello Stato Joseph Kabila, mirava a incoraggiare una maggiore produzione agricola nel paese. Tuttavia, nove anni dopo, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative e sono emersi sospetti di appropriazione indebita.
Secondo il rapporto dell’Ispettorato generale delle finanze (IGF) che ha portato al procedimento giudiziario contro Matata e i suoi complici, più di 205 milioni di dollari dei 285 sborsati dal Tesoro pubblico sarebbero stati sottratti nell’ambito della gestione di questo emblematico progetto.
Questo caso evidenzia le questioni di governance e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici nella RDC. Sottolinea inoltre l’importanza di una giustizia indipendente e imparziale per combattere la corruzione e garantire la responsabilità dei leader politici ed economici.
Il rinvio dell’udienza all’11 novembre lascia presagire nuovi sviluppi in questa vicenda, che continua a suscitare l’interesse e l’indignazione dell’opinione pubblica congolese. Le conseguenze di questo processo potrebbero avere importanti implicazioni per la lotta alla corruzione e il miglioramento della governance nella RDC. Aspettiamo di vedere come si pronuncerà la giustizia in questo caso che fa eco alle persistenti sfide del Paese in termini di gestione delle risorse e lotta alla corruzione.