Proteste in Cina: malcontento per il previsto cambiamento dell’età pensionabile

Fatshimetrie ha recentemente riferito di filmati sorprendenti di manifestazioni in Cina, dove i cittadini protestavano vigorosamente contro il cambiamento previsto dell’età pensionabile. L’annuncio del governo cinese di innalzare l’età pensionabile ha scatenato un’ondata di malcontento e preoccupazione tra la popolazione interessata.

Attualmente, in Cina, gli uomini nelle aree urbane possono andare in pensione a 60 anni e ricevere una pensione da fondi statali, mentre l’età pensionabile delle donne che lavorano varia tra 50 e 55 anni a seconda della professione. I residenti rurali, invece, sono soggetti a un sistema pensionistico diverso.

Mentre la Cina si trova ad affrontare un tasso di natalità in calo e una popolazione che invecchia, il governo sta esplorando la possibilità di aumentare l’età pensionabile da più di un decennio. Le riforme recentemente annunciate fanno seguito alle discussioni iniziate in occasione del Terzo Plenum cinese, un importante incontro politico che si tiene ogni cinque anni a Pechino.

I rapporti indicano che i cambiamenti pianificati potrebbero portare in futuro tutti ad andare in pensione all’età di 65 anni. La mossa è stata motivata dalla prospettiva allarmante che i fondi pensione statali si esauriranno entro il 2035, a causa del calo della popolazione attiva. Le ricadute economiche della pandemia di Covid-19 hanno esacerbato questa crisi, costringendo i governi locali a attingere ai conti individuali per compensare i deficit dei fondi pensione.

Questo annuncio ha suscitato forti reazioni sui social network, dove molti cittadini hanno espresso la loro insoddisfazione per la prospettiva di ritardare il loro accesso alla pensione. I giovani hanno anche espresso preoccupazione per la riduzione delle opportunità di lavoro nel caso in cui i lavoratori più anziani restassero nel mercato del lavoro più a lungo.

Anche il deterioramento dell’economia e la perdita di posti di lavoro in settori chiave hanno contribuito all’aumento delle tensioni sociali. L’aumento della disoccupazione giovanile, combinato con la carenza di posti di lavoro di qualità, rischia di peggiorare la crisi demografica cinese.

Mentre il governo cinese tenta di aumentare il tasso di natalità e rilanciare l’economia, le riforme relative all’età pensionabile pongono nuove sfide sociali ed economiche. È quindi fondamentale che i politici trovino un equilibrio tra la sicurezza finanziaria degli attuali pensionati e l’apertura di prospettive occupazionali per le generazioni future.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *