Fatshimetrie, 24 luglio 2024 – Nella regione sud-orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) è stata adottata una misura importante con il divieto di importazione di calce per un periodo di 12 mesi. Questa decisione deriva da un decreto ministeriale firmato il 20 luglio 2024 dal ministro del Commercio estero, Julien Paluku, con l’obiettivo di regolamentare il mercato locale.
Questo divieto, infatti, mira a tutelare l’economia locale e a promuovere la produzione nazionale di calce. L’importatore che abbia avviato una procedura di importazione prima della firma del presente provvedimento potrà, tuttavia, beneficiare di un’esenzione previa richiesta indirizzata al Ministro del Commercio Estero entro 30 giorni dalla pubblicazione ufficiale del provvedimento.
Si stabilisce che le importazioni di calce effettuate nel quadro degli accordi commerciali non sono interessate da questo divieto. Inoltre, gli operatori economici che hanno difficoltà di approvvigionamento di calce potranno beneficiare di una deroga speciale sotto l’autorità del Ministro del Commercio estero, con una valutazione semestrale prevista per monitorare la situazione.
Questa decisione arriva qualche tempo dopo la sospensione dell’importazione di bibite, dimostrando la volontà del governo di proteggere l’economia locale e promuovere la produzione nazionale. Questo tipo di misure mira a incoraggiare gli attori economici locali a investire nella produzione e a promuovere l’autosufficienza del Paese.
È fondamentale sottolineare l’importanza di tali decisioni per garantire la sovranità economica del Paese e stimolare lo sviluppo delle industrie locali. Regolamentando le importazioni e incoraggiando la produzione interna, il governo sta inviando un forte segnale della sua volontà di promuovere l’economia del paese.
Questo divieto sulle importazioni di calce segna un passo importante nella politica economica del governo, che mira a rafforzare l’autosufficienza nazionale e a proteggere gli interessi economici del paese.