Nell’ambito dell’iniziativa volta a sviluppare l’indice nazionale di vulnerabilità sociale nella RDC, i rappresentanti del Fondo nazionale per la promozione e i servizi sociali (FNPSS), i Ministeri della sanità, degli affari sociali e del Fondo nazionale per la sicurezza sociale (CNSS) si sono incontrati a Kinshasa per un ciclo di intense riflessioni dal 27 al 29 luglio.
Durante questi tre giorni di intenso lavoro, i partecipanti hanno cercato di definire un criterio preciso per individuare i beneficiari del recupero sociale e garantire loro l’accesso ai servizi sociali di base. Questi servizi essenziali includono la copertura sanitaria universale, l’istruzione, l’alloggio, la nutrizione, l’acqua, l’elettricità e altro ancora.
Si prevede che i risultati di questo processo di sviluppo dell’indice nazionale di vulnerabilità sociale saranno prima testati a Kinshasa, prima di essere implementati in due province pilota, vale a dire Haut-Katanga e Lualaba. Questo approccio consentirà di valutare l’efficacia dell’indice in diversi contesti regionali, in vista di una possibile estensione su scala nazionale.
Alice Mirimo, direttrice generale del FNPSS, ha sottolineato l’importanza di questo indice per lo sviluppo della RDC, dove gran parte della popolazione si trova in una situazione vulnerabile. Ha affermato che questo strumento consentirà di identificare e fornire un sostegno adeguato ai più indigenti, contribuendo così a rovesciare la piramide delle disuguaglianze.
Inoltre, ha invitato il Governo ad attuare politiche sociali innovative ed efficaci, capaci di migliorare significativamente la qualità della vita dell’intera popolazione congolese.
Il processo in corso a Kinshasa illustra quindi il desiderio delle autorità congolesi di lavorare per un futuro più inclusivo ed equo per tutti i cittadini. In definitiva, l’indice nazionale di vulnerabilità sociale rappresenta un passo importante verso la costruzione di una società più giusta e unita nella Repubblica Democratica del Congo.