Titolo: Le sfide legate al divieto delle bevande alcoliche in bustine e bottiglie in PET in Nigeria
Introduzione:
Il divieto di produzione di bevande alcoliche in bustine e bottiglie PET inferiori a 200 ml in Nigeria, che entrerà in vigore il 31 gennaio 2024, sta suscitando numerosi dibattiti e interrogativi. Questa misura, avviata dall’Agenzia nazionale per la somministrazione e il controllo degli alimenti e dei farmaci (NAFDAC), mira a combattere il consumo eccessivo di alcol tra i minori e i conseguenti problemi di salute pubblica. Tuttavia, per alcuni operatori del settore, questo divieto solleva preoccupazioni sia dal punto di vista economico che in termini di responsabilità individuale.
L’impatto sull’industria e sull’economia locale:
Una delle principali preoccupazioni sollevate dagli operatori del settore delle bevande alcoliche è l’impatto di questo divieto sull’economia locale. Secondo i membri della Distillers and Blenders Association of Nigeria (DIBAN), ciò porterà ad un aumento del mercato nero e del contrabbando, nonché a una proliferazione di prodotti contraffatti e adulterati. Inoltre, sottolineano il fatto che questa misura danneggerà la competitività dell’industria locale, minacciando così la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo economico del paese.
La questione della responsabilità individuale:
Alcuni operatori del settore mettono in discussione anche la tesi secondo cui il consumo di bevande alcoliche in bustine e bottiglie in PET sia direttamente responsabile dell’aumento del consumo di alcol da parte dei minorenni. Sottolineano che questa misura non risolverà il problema di fondo, che secondo loro è piuttosto un problema sociale ed educativo. Invece di vietare imballaggi specifici, suggeriscono un approccio incentrato sull’educazione e sulla consapevolezza dei pericoli dell’alcol tra i giovani.
Gli sforzi dell’industria per promuovere il consumo responsabile:
Nonostante le riserve iniziali, i soci DIBAN si impegnano a sostenere iniziative di sensibilizzazione e promozione del consumo responsabile. Hanno investito oltre un miliardo di naira in campagne di comunicazione volte a scoraggiare il consumo di alcol da parte dei minorenni e a incoraggiare il consumo responsabile tra gli adulti. Lavorando a stretto contatto con NAFDAC, hanno implementato programmi di formazione e sensibilizzazione per cambiare comportamento e promuovere una cultura del consumo responsabile.
Conclusione:
Il divieto di produzione di bevande alcoliche in bustine e bottiglie in PET in Nigeria solleva questioni complesse ed evidenzia la necessità di conciliare tutela dei giovani e sviluppo economico. Mentre alcuni operatori del settore sono preoccupati per le conseguenze economiche di questa misura, altri chiedono un approccio più globale incentrato sull’istruzione e sulla responsabilità individuale. È essenziale che tutte le parti interessate lavorino insieme per trovare soluzioni sostenibili che garantiscano la sicurezza pubblica preservando al tempo stesso gli interessi dell’industria e dell’economia locale.