La libertà non ha prezzo, signor Presidente: una realtà con cui ci siamo confrontati crudelmente di recente nella Repubblica Democratica del Congo. In una lettera aperta al Presidente, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per i recenti atti di repressione e violazioni dei diritti umani compiuti dai servizi di sicurezza statali.
Ci rivolgiamo a lei, Signor Presidente, con la speranza che sappia ascoltare con attenzione le nostre preoccupazioni, come figlio di Etienne Tshisekedi ed erede dell’UDPS. Speravamo che tu fossi la persona in grado di garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini congolesi, sostenere la democrazia e combattere l’ingiustizia. Purtroppo, i recenti arresti arbitrari, detenzioni segrete e atti di tortura perpetrati dalla vostra Agenzia nazionale di intelligence hanno scosso le nostre convinzioni.
È difficile comprendere come individui come Fred e Bienvenu, che hanno dedicato la loro vita ad amare e difendere il Congo, possano essere stati arrestati, maltrattati e privati del diritto all’assistenza legale. Non possiamo accettare che i cittadini siano sottoposti a tale violenza senza alcuna procedura legale. I diritti della difesa sono sacri ed è suo dovere come Presidente farli rispettare.
Ricordiamo le sagge parole di Papa Bomboko che ci ha ricordato che il Congo è più grande di ogni altra cosa, che i leader passano ma che il Congo resta eterno. Le chiediamo, signor Presidente, di considerare l’eredità che lascerà dietro di sé. Vuoi essere colui che ha tradito gli ideali di suo padre e negato i fondamenti della democrazia, o colui che ha saputo guidare il suo Paese verso un futuro di giustizia e libertà?
Comprendiamo le pressioni che potrebbero gravare su di te, le tentazioni che potresti affrontare. Ma ricorda che il tuo vero potere risiede nel tuo impegno nei confronti del popolo congolese, nella difesa dei suoi diritti e nella costruzione di una nazione libera e prospera. Non lasciare che chi ti circonda, motivato dall’interesse personale, corrompa la tua visione e offuschi la tua presidenza.
È ora di prendere una posizione, signor Presidente. In passato avete espresso il vostro odio per i traditori e vi chiediamo di mostrare la stessa fermezza oggi. Non permettete che individui opportunisti vi tradiscano e sacrifichino il futuro del Congo per i propri interessi.
La libertà non deve mai essere compromessa. È il fondamento di una società giusta ed equa. Ci auguriamo sinceramente che ascolterete il nostro appello e agirete a favore della libertà e della giustizia nella Repubblica Democratica del Congo. È giunto il momento di dare prova di leadership e di difendere i principi che hanno ispirato il vostro impegno politico.
Insieme possiamo rendere il Congo un paese in cui la libertà è veramente apprezzata. Signor Presidente, la palla è nel suo campo.