**Caffè e cacao congolesi: tra necessità economiche ed emergenze ecologiche**
La sospensione da parte dell’Unione Europea delle esportazioni di caffè e cacao dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC) solleva questioni cruciali sulla sostenibilità e la sopravvivenza delle comunità rurali. Con più di 300.000 tonnellate di questi prodotti essenziali che generano reddito vitale, la decisione, guidata da preoccupazioni ambientali, rischia di portare a una crisi economica mortale per molte famiglie. Gli attori locali, come l’agricoltore Serge Kambale, chiedono un approccio sfumato, separando le pratiche agricole dalle vere cause della deforestazione. Per evitare un disastro, è necessario un dialogo costruttivo tra la RDC, l’UE e le parti interessate, esplorando soluzioni adeguate che potrebbero trasformare questa minaccia in un’opportunità per lo sviluppo sostenibile. L’esempio dell’agroecologia in Ghana dimostra che è possibile conciliare redditività e rispetto per l’ambiente. È giunto il momento che la RDC intraprenda il percorso verso la sostenibilità, coniugando ambizioni economiche e preservazione degli ecosistemi.