** Ruanda e DRC: tensioni storiche e numeri contemporanei dei grandi laghi africani **
Nel recente incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri ruandesi Olivier Nduhungirehe, ha riacceso le tensioni storiche accusando la Repubblica Democratica del Congo (RDC) di collusione con le forze democratiche di liberazione del Ruanda (FDLR). La sua dichiarazione solleva domande sulla complessa sicurezza e le dinamiche di governance nella regione. Mentre il ministro sottolinea la “cattiva governance” a Kinshasa, mette in discussione la responsabilità condivisa nei conflitti armati. Le accuse di integrazione di FDLR nell’esercito congolese sottolineano le sfide della diplomazia regionale, rilanciando ricordi dolorosi e suscitando la necessità di dialoghi sui diritti umani. Di fronte a un’escalation di violenza e prendendo Goma da parte della M23, l’urgenza di un approccio regionale unificato sta diventando più chiara. La situazione attuale prevede soluzioni che integrano lo sviluppo, i diritti umani e la cooperazione, essenziali per raggiungere la pace duratura nell’Africa centrale.