### “passeportizzazione”: uno strumento di controllo e indottrinamento nell’Ucraina occupata
Il “passaporto” imposto dalla Russia nei territori occupati dell’Ucraina orientale non si limita a una semplice burocrazia; Fa parte di una strategia di controllo socio -politico allarmante. Fornendo oltre 3,5 milioni di nuovi passaporti, Mosca trasforma i saldi demografici, alterando profondamente l’identità delle popolazioni locali. Questa manovra è accompagnata da una crisi umanitaria senza precedenti, dove gli ucraini si trovano intrappolati tra dighe e umiliazioni.
I bambini, ognuno nel futuro incerto, sono anche soggetti a un programma educativo rucificato che cancella il loro patrimonio culturale, ricordando le pratiche oscure dell’indottrinamento storico. In questo contesto, la comunità internazionale deve essere consapevole delle sfide morali di questa “guerra silenziosa”, preservare l’identità ucraina e opporsi alle violazioni dei diritti umani che rischiano di ridisegnare il volto dell’Ucraina.