** L’aggiornamento del discorso storico nel conflitto russo-ucraino: tra memoria collettiva e geopolitica **
In un contesto di tensioni esacerbate, gli scambi tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin rivelano come la storia viene usata come strumento di potere nelle relazioni internazionali. Macron, definendo Putin come “imperialista revisionista”, evoca figure storiche come Napoleone per stabilire un parallelo con le ambizioni territoriali contemporanee della Russia. Questo modo di riformulare il passato nutre potenti narrazioni, sia dalla parte russofobica che rusfiliana, ognuno dei quali cerca di appropriarsi del patrimonio storico per legittimare le loro azioni politiche. L’Ucraina, come campo di battaglia simbolico, diventa l’ostaggio di questi discorsi, subendo le conseguenze dirette di una memoria collettiva manipolata. Il conflitto sottolinea quindi la lotta per il controllo narrativo, rivelando questioni che trascendono semplici rivalità geopolitiche e che pongono domande fondamentali sull’identità nazionale e le aspirazioni dei popoli. In questa saga in cui la storia si mescola con le attuali ambizioni, rimaniamo vigili di fronte a reinterpretazioni che potrebbero ulteriormente accendere le nostre società.