**Lubero: Le donne sfollate affrontano violenza e impunità**
A Lubero, nella travagliata provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, la situazione delle donne sfollate sta peggiorando. In fuga dagli scontri tra l’esercito nazionale e il movimento ribelle M23, ora devono affrontare una nuova minaccia: lo stupro, spesso perpetrato da uomini in uniforme. Secondo un allarmante rapporto della ONG Children for the Future and Development (EADEV), nel gennaio 2025 sono stati registrati più di venti casi di stupro, a dimostrazione dell’impunità che regna in questa regione.
Queste donne subiscono una doppia punizione: lo sfollamento forzato e la violenza sessuale che le attende nella loro lotta per la sopravvivenza. Le statistiche sono agghiaccianti: circa 1,8 milioni di donne sono vittime di violenza sessuale legata al conflitto nella Repubblica Democratica del Congo, dove lo stigma e la mancanza di giustizia spesso condannano questi crimini al silenzio.
Di fronte a questa crisi, l’assistenza umanitaria è fondamentale per ripristinare la sicurezza e ridurre i rischi. Le promesse di giustizia delle autorità locali devono trasformarsi in azioni concrete, altrimenti gli abusi continueranno a opprimere queste donne. Per contrastare questa violenza sistematica è necessario un approccio multidimensionale, che coinvolga la comunità, meccanismi di difesa delle vittime e un impegno concreto da parte degli attori locali e internazionali. Le questioni di genere, sicurezza e diritti umani sono indissolubilmente legate: è tempo di agire per spezzare questo tragico circolo vizioso di impunità e sofferenza.