Il mercato internazionale dello stagno nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) sta vivendo uno sviluppo significativo con un aumento del prezzo di una tonnellata di stagno recentemente registrato. Questo aumento dei prezzi riguarda anche altri prodotti minerari come rame, zinco, oro e argento, mentre cobalto e tantalio mostrano un calo. Le esportazioni di stagno dalla RDC sono aumentate nel 2022, guidate principalmente dalle grandi società minerarie industriali, in particolare Alphamin. Tuttavia, il settore artigianale e di piccola scala continua a svolgere un ruolo cruciale. Il contributo delle diverse province congolesi alle esportazioni di stagno si sta evolvendo, evidenziando la diversità del panorama minerario. È essenziale promuovere lo sfruttamento responsabile e sostenibile delle risorse naturali per garantire lo sviluppo economico e sociale del Paese.
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L’Associazione per lo sviluppo sociale e la protezione ambientale (ADSSE) e i suoi partner hanno avviato un progetto innovativo a Tshiluimba, Kasaï-Central, per offrire nuova speranza ai rifugiati congolesi di ritorno dall’Angola. Grazie alla costruzione di rifugi e all’assistenza economica, queste persone trovano stabilità, dignità e speranza per ricostruire la propria vita. L’impegno di Dieudonne Nsaya e degli attori locali dimostra una solidarietà attiva con queste popolazioni vulnerabili, con una visione incentrata sull’empowerment e sulla sostenibilità di questi aiuti essenziali. Questo progetto esemplare incarna resilienza e generosità al servizio del benessere dei rifugiati congolesi, offrendo loro un nuovo inizio e un futuro promettente.
In una recente dichiarazione, Modeste Bahati Lukwebo, vicepresidente del Senato della RDC, ha espresso il suo sostegno a soluzioni per raggiungere una pace duratura, sia politicamente che dal punto di vista della sicurezza. Chiede giustizia e la fine delle violenze nell’est del Paese, sostenendo decisioni rapide per ripristinare la stabilità. In quanto membro della Sacra Unione, incoraggia il presidente Tshisekedi ad agire per proteggere i cittadini e porre fine alle sofferenze causate dai conflitti armati, sottolineando l’importanza di trovare soluzioni concertate per una pace duratura nella RDC.
Un recente articolo di Fatshimetrie riporta un’importante operazione effettuata dalle forze della coalizione Fardc-Updf contro il gruppo terroristico ADF nel Nord Kivu, nella RDC. Tre terroristi sono stati neutralizzati e attrezzature militari sequestrate, confermando progressi significativi nella lotta al terrorismo nella regione. L’operazione ha portato anche al rilascio di ostaggi e sottolinea l’importanza della cooperazione tra le forze di sicurezza e la popolazione locale per garantire stabilità e pace.
Il Belgio reagisce con fermezza alla tragedia avvenuta nel carcere di Makala, nella RDC, esprimendo un urgente bisogno di verità e giustizia. A seguito di un’operazione delle forze di sicurezza che ha causato la morte di 129 detenuti, sono state avviate indagini per chiarire i fatti e accertare le responsabilità. Il sovraffollamento carcerario, con più di 15.000 detenuti in un carcere progettato per 1.500, evidenzia i fallimenti del sistema carcerario congolese. Atti di estrema violenza, tra cui esecuzioni, stupri e incendi dolosi deliberati, hanno suscitato shock e sollevato interrogativi sulla responsabilità delle autorità. È fondamentale che si faccia luce su questa tragedia, che i colpevoli siano puniti e che vengano attuate riforme strutturali per evitare tragedie future.
L’articolo mette in evidenza un seminario di formazione organizzato per donne leader politiche a Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo. Sotto la direzione di Raymond Kitako, i partecipanti hanno appreso le strategie necessarie per aumentare la loro partecipazione alle elezioni municipali, con particolare attenzione alla gestione della campagna e alla comprensione dei sistemi elettorali. L’iniziativa mira a rafforzare la presenza delle donne nella vita politica locale, promuovendo così una governance inclusiva e rappresentativa.
La recente sospensione dei voli tra Etiopia ed Eritrea da parte dell’Ethiopian Airlines solleva interrogativi sul futuro delle relazioni tra questi due paesi vicini. Dopo un periodo di riavvicinamento simboleggiato dalla riapertura dei collegamenti aerei nel 2018, questa brusca decisione della compagnia aerea evidenzia le attuali tensioni tra Addis Abeba e Asmara. Le ragioni precise di questa sospensione rimangono poco chiare, ma gli osservatori indicano la recente esclusione dell’Eritrea dai colloqui di pace relativi al Tigray come possibile fonte di attrito. In un contesto regionale complesso, è fondamentale che i due paesi dialoghino e cerchino soluzioni pacifiche per mantenere la stabilità e promuovere lo sviluppo economico.
Il recente Forum Indonesia-Africa sullo spirito di Bandung per l’Agenda 2063 dell’Africa è stata un’opportunità per la Repubblica Democratica del Congo di confermare il proprio impegno nella cooperazione internazionale allo sviluppo. Nel corso di questo evento, il vice primo ministro Guylain Nyembo ha illustrato la posizione del Paese, sottolineando l’importanza di rispettare i principi dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana e della Conferenza di Bandung. Al di là delle sfide alla sicurezza, la RDC desidera promuovere la cooperazione Sud-Sud basata sul rispetto reciproco e sul rafforzamento dei legami economici ed energetici. L’accento è posto sull’aumento del commercio e sullo sviluppo di partenariati nella transizione energetica, illustrando il desiderio del Paese di contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale. La partecipazione attiva della RDC al forum dimostra il suo impegno per una cooperazione solida e duratura per il futuro dell’Africa.
Durante un emozionante incontro a Kinshasa, i sopravvissuti alla guerra e al conflitto nella RDC hanno chiesto la loro inclusione e la loro responsabilizzazione. Sotto la direzione di Sandrine Lusamba, di SOFEPADI, è stata sottolineata l’importanza di dare voce ai sopravvissuti e rafforzare la loro partecipazione ai processi di riparazione. FONAREV si impegna ad attuare queste raccomandazioni e a mettere le vittime al centro dell’azione. Queste iniziative beneficiano del sostegno finanziario di Open Society-Africa e del Global Survivors Fund. Un toccante appello per la giustizia, il riconoscimento e la solidarietà verso tutte le vittime, per la loro equità, inclusione e dignità.
“Seeking Haven for Mr. Rambo” è un affascinante film egiziano presentato in anteprima mondiale all’81a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La storia segue Hassan, un giovane che ha intrapreso una missione per salvare il suo amato cane, Rambo, una missione che lo mette di fronte al suo passato travagliato. Con un cast impressionante e un team creativo di talento, questo film promette di essere accattivante e pieno di emozioni. Il suo percorso produttivo, costellato di premi e sussidi, lo rende già un’opera da non perdere.