“La clinica mobile porta speranza alle donne incinte nel campo per sfollati di Bulengo”

Campo per sfollati di Bulengo: la clinica mobile offre speranza alle donne incinte

Situato non lontano da Goma, nella provincia del Nord Kivu della Repubblica Democratica del Congo, il campo profughi di Bulengo ospita più di 100.000 persone fuggite dal territorio di Masisi. All’interno di questo campo si distingue una situazione particolare: in media si verificano 100 nascite al mese.

Martedì scorso, la rappresentante residente ad interim del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPAI), Suzanne Mandong, ha visitato il campo di Bulengo. In particolare ha potuto constatare il notevole lavoro svolto dalla clinica mobile sul posto.

Ogni giorno tre donne partoriscono in questa piccola struttura sanitaria. Per queste donne sfollate, la clinica mobile rappresenta un barlume di speranza. Marie Lumoo Bauma, una delle donne che hanno partorito di recente, condivide la sua gioia per aver dato alla luce il suo settimo figlio, un maschietto di nome Joseph. Esprime anche la sua gratitudine agli operatori sanitari che l’hanno accolta e le hanno dato un kit per la dignità, comprendente vestiti, sapone, una torcia elettrica e altri oggetti essenziali.

La visita di Suzanne Mandong mirava a sottolineare l’importanza di sostenere le donne incinte e le madri nelle aree di crisi come il campo di Bulengo. Le donne sfollate spesso affrontano maggiori difficoltà e rischi durante il parto. La presenza di una clinica mobile all’interno del campo garantisce un adeguato monitoraggio medico e garantisce condizioni sicure per il parto.

Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, resta ancora molto da fare per migliorare le condizioni di vita degli sfollati di Bulengo e di altri campi simili nella regione. La situazione umanitaria rimane precaria e richiede assistenza umanitaria continua.

In conclusione, la clinica mobile nel campo per sfollati di Bulengo offre un prezioso supporto alle donne incinte e alle madri in una situazione di crisi. Tuttavia, è importante continuare a sostenere queste popolazioni vulnerabili e soddisfare i loro bisogni essenziali per garantire il loro benessere e la loro sicurezza.

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