“Crisi di sicurezza nella RDC: il presidente Tshisekedi non esclude la guerra con il Ruanda per proteggere la popolazione congolese”

Al centro delle notizie nella Repubblica Democratica del Congo, la situazione della sicurezza nell’est del Paese è preoccupante. I numerosi attacchi perpetrati da gruppi armati e l’occupazione di parte della provincia del Nord Kivu da parte dei terroristi dell’M23 hanno portato ad una grave crisi umanitaria, con oltre 7 milioni di sfollati.

Di fronte all’insicurezza che minaccia la popolazione, il presidente uscente Félix Tshisekedi è intervenuto in un’intervista rilasciata a Radio France Internationale e France 24. Ha dichiarato che verranno utilizzate tutte le opzioni per porre fine a questa situazione, e non ha escluso la possibilità di fare la guerra in Ruanda per proteggere il popolo congolese.

Il presidente Tshisekedi ha sottolineato che la RDC è una vittima di questo conflitto e che la comunità internazionale dovrebbe adottare misure per sanzionare il Ruanda, sospettato di essere coinvolto in questi attacchi. Tuttavia, in caso di ritardo da parte della comunità internazionale nelle sanzioni, ha affermato che la RDC utilizzerà i propri mezzi per proteggere la sua popolazione.

Allo stesso tempo, il Capo dello Stato ha lodato il coraggio dei resistenti del movimento “Wazalendo”, definendoli patrioti. Ha incaricato le forze armate congolesi di sostenere i Wazalendo ove possibile, sottolineando che il loro impegno è un atto di patriottismo e non un crimine.

Infine, il presidente Tshisekedi ha voluto rassicurare la popolazione affermando che la città di Goma non cadrà nelle mani di gruppi armati. Lui ha affermato che saranno prese tutte le misure per difendere la popolazione e proteggere la città.

Di fronte a questa situazione critica in termini di sicurezza, è fondamentale che la comunità internazionale fornisca sostegno alla Repubblica Democratica del Congo nella sua lotta contro i gruppi armati. È anche importante evidenziare le azioni dei combattenti della resistenza locale che lavorano coraggiosamente per la sicurezza e la protezione della popolazione. La risoluzione di questa crisi richiederà uno sforzo congiunto da parte di tutte le parti interessate per ripristinare la pace e la stabilità nella regione.

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