La Repubblica Democratica del Congo (RDC) sta cercando attivamente una soluzione alle tensioni che affliggono la regione, in particolare nel Nord Kivu. In questa ricerca, il paese spera di ottenere il sostegno della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (SADC). Questa iniziativa arriva dopo il fallimento dell’Organizzazione dell’Africa Orientale (EAC) nel trovare una soluzione duratura.
Secondo il vicecapo di stato maggiore del ministro per l’integrazione regionale, professor Nissé Mughendi Nzereka, l’esperienza della SADC nelle operazioni militari offre un potenziale complementare a quella dell’EAC. Ricorda il successo dell’intervento dei paesi della SADC nel 1999 durante la guerra di “rettifica” nella RDC. Angola, Zimbabwe e Namibia sono riusciti a limitare i danni e a raggiungere un accordo pacifico con gli aggressori della RDC, consentendo la riforma dello Stato. Il professore ritiene che questo tipo di mandato offensivo sarebbe utile per porre fine agli attuali conflitti nella regione del Nord Kivu.
Tra i paesi interessati all’intervento nella RDC figurano il Sudafrica, il Malawi e la Tanzania. Sebbene quest’ultimo sia già membro dell’EAC, è insoddisfatto dell’impegno di questa organizzazione in termini di operazioni militari. La SADC, dal canto suo, è favorevole ad un mandato offensivo e dispone di un’esperienza decisiva in questo campo. Il professor Nzereka sottolinea che la speranza risiede nel sostegno di questi paesi membri della SADC, che rafforzerebbe le forze armate della RDC.
È importante notare che l’adesione della RDC all’EAC è motivata principalmente da interessi economici, mentre l’intervento militare di questa organizzazione ha incontrato difficoltà. Pertanto, l’arrivo della SADC integrerebbe e rafforzerebbe gli sforzi dell’EAC in termini di risoluzione dei conflitti.
In conclusione, la RDC sta perseguendo attivamente una soluzione al conflitto che affligge la regione del Nord Kivu. Dopo il fallimento dell’EAC nel trovare una soluzione duratura, il Paese si rivolge alla SADC per beneficiare della sua esperienza nelle operazioni militari. La speranza risiede nel sostegno di paesi come il Sudafrica, il Malawi e la Tanzania, che potrebbero contribuire a porre fine ai conflitti e portare la pace nella regione.