“A Kashatu sale la tensione: gli ex combattenti si oppongono alla cucina comune”

Gli ex combattenti del luogo di raduno di Kashatu, nel territorio di Uvira, nel Sud Kivu, hanno vissuto una settimana turbolenta. Questi ultimi, infatti, si oppongono all’istituzione della cucina comune, messa in atto dal Programma di Disarmo, Smobilitazione, Ripresa e Stabilizzazione della Comunità (PDDRC-S) una settimana fa. Questa opposizione ha persino portato alcuni ex combattenti a disertare e a tornare a vivere nella boscaglia.

L’incidente più recente è avvenuto lo scorso fine settimana quando un comandante, avendo deciso di arrendersi, ha discusso con un direttore del magazzino per aver chiesto una razione alimentare individuale invece di partecipare al pasto collettivo.

Per calmare la situazione, il capo della filiale del PDDRC-S/Uvira, Samuel Matabishi, ha deciso di sospendere il sistema di distribuzione alimentare individuale a causa di alcuni abusi osservati. È stato riferito che alcuni ex combattenti hanno venduto le loro razioni di cibo ai commercianti, utilizzando il denaro per trascorrere la giornata in locali dove bere prima di tornare sul posto affamati la sera. Inoltre, sono stati segnalati casi di svenimenti tra ex combattenti.

Matabishi ha affermato che l’attuale piano alimentare prevede una cucina comune per tutti gli ex combattenti. Ogni settimana, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) fornisce al PDDRC-S una quantità di farina di mais, fagioli, zucchero e sale per nutrire gli ex combattenti a Kashatu. Tuttavia, i notabili di Runingu hanno espresso preoccupazione per l’insufficienza di questo cibo, temendo che possa creare insicurezza nella zona.

Inoltre, fonti locali affermano che molti ex combattenti, ospitati sul posto, hanno preferito tornare alla vita nella boscaglia a causa delle precarie condizioni di vita a Kashatu.

Secondo Samuel Matabishi, sulla base dei dati della MONUSCO e delle Forze armate della RDC (FARDC), sono stati registrati circa 122 ex combattenti. Quasi 30 di loro sono attualmente in visita ai familiari e non sono ancora tornati a Kashatu.

Questa situazione evidenzia le sfide legate al reinserimento degli ex combattenti nella società dopo i conflitti armati. È essenziale mettere in atto programmi e misure efficaci per garantire il loro reinserimento sociale, economico e nutrizionale al fine di promuovere la stabilità e la pace nelle aree interessate.

Questo articolo è un’analisi obiettiva degli eventi attuali che mira a informare il lettore sugli ultimi sviluppi della situazione a Kashatu. Sottolinea inoltre l’importanza di trovare soluzioni durature per soddisfare le esigenze degli ex combattenti e aiutarli a ricostruire le loro vite dopo il conflitto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *