La Liberia rischia la sospensione dei prestiti da parte della Banca Mondiale: è necessaria un’azione urgente per ripristinare la stabilità finanziaria

La Liberia rischia la sospensione dei prestiti da parte della Banca Mondiale

In uno sviluppo recente, la Banca Mondiale ha sospeso l’accesso della Liberia ai “prestiti non ritirati” a causa del mancato rimborso dei prestiti da parte del paese. La sospensione arriva dopo che la Liberia non è riuscita a rimborsare i prestiti per 60 giorni sotto l’amministrazione del presidente uscente George Weah.

La decisione di sospendere l’accesso è stata comunicata al ministro delle Finanze della Liberia, Samuel Tweah, in una lettera di Ousmane Diagana, vicepresidente della regione dell’Africa occidentale e centrale presso la Banca mondiale. Questa sospensione avrà un impatto significativo sulla capacità della Liberia di ottenere prestiti da altri finanziatori e richiederà alla nuova amministrazione, guidata da Joseph Boakai, di negoziare i tempi di rimborso con la Banca Mondiale.

Sebbene la Banca Mondiale riconosca che l’economia della Liberia è cresciuta del 4,8% nel 2022, la posizione fiscale del paese è peggiorata, con un deficit stimato salito al 5,6% del PIL nel 2022, rispetto al 2,4% nel 2021. Inoltre, il debito della Liberia -Il rapporto PIL è ora al 53,4%, esponendo il paese a un “rischio moderato di difficoltà del debito estero e ad un rischio elevato di difficoltà del debito generale”.

Poiché la Liberia dipende fortemente dall’agricoltura e dall’estrazione mineraria, si prevede che la crescita economica raggiungerà il 4,5% nel 2023. Tuttavia, la sospensione dei prestiti da parte della Banca Mondiale porrà senza dubbio delle sfide allo sviluppo economico del paese.

Andando avanti, la nuova amministrazione dovrà affrontare queste sfide economiche e dare priorità al rimborso del debito per riottenere l’accesso ai prestiti internazionali. Ciò richiederà una gestione fiscale efficace e una pianificazione strategica per garantire una crescita economica sostenibile per la Liberia.

In conclusione, la sospensione dell’accesso della Liberia ai “prestiti non ritirati” da parte della Banca Mondiale sottolinea l’urgente necessità che il paese affronti le sue sfide fiscali. La nuova amministrazione deve dare priorità al rimborso del debito e lavorare per attuare politiche economiche sane per ripristinare la stabilità finanziaria e promuovere lo sviluppo sostenibile.

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