Nel corso del 2023, il Togo ha dovuto affrontare una serie di attacchi terroristici, come rivelato in una dichiarazione ufficiale del governo togolese trasmessa dalla televisione di stato. Secondo il ministro delle Comunicazioni e portavoce del governo, Yawa Kouigan, il Paese ha registrato un totale di 31 morti, 29 feriti e 3 dispersi a causa di questi incidenti definiti “terroristici”.
Il primo incidente di questo tipo è avvenuto nel novembre 2021 nella prefettura di Kpendjal, a Sanloaga, ed è stato seguito da diverse incursioni e incidenti nella regione della savana, nel nord del Paese, vicino al confine con il Burkina Faso. Le regioni settentrionali del Benin, del Togo e del Ghana sono regolarmente prese di mira dai gruppi jihadisti che prosperano nel Sahel e cercano di estendere la loro influenza a sud.
Finora il governo togolese ha comunicato sporadicamente su questo argomento. Lo scorso aprile, il presidente Faure Gnassingbé ha dichiarato che i jihadisti avevano ucciso circa 140 persone, tra cui circa 100 civili, dai loro primi attacchi alla fine del 2021.
La questione della sicurezza sarà al centro dell’organizzazione delle prossime elezioni legislative e regionali, che dovrebbero svolgersi “al più tardi alla fine del primo trimestre del 2024”, come ha annunciato Yawa Kouigan nello stesso comunicato stampa. Il governo ha affermato che terrà conto del persistere delle sfide alla sicurezza per garantire a tutti – candidati, elettori e cittadini – la sicurezza necessaria su tutto il territorio nazionale.
Dalla sua ascesa al potere nel 2005, succedendo al padre, il generale Eyadéma Gnassingbé, che ha governato il Paese con il pugno di ferro per 38 anni, Faure Gnassingbé ha dovuto affrontare numerose sfide, tra cui la lotta al terrorismo che minaccia la stabilità del Togo.
La situazione della sicurezza nella regione resta preoccupante e richiede una risposta concertata da parte dei paesi vicini e della comunità internazionale per prevenire nuovi attacchi terroristici e proteggere le popolazioni civili. Il Togo, come altri paesi della regione, deve intensificare i propri sforzi nell’intelligence, nella cooperazione regionale e nello sviluppo per contrastare efficacemente questa minaccia.