“Il sultano Al Jaber nega categoricamente le accuse di collusione al vertice COP28”

Titolo: Il sultano Al Jaber nega le accuse di collusione al vertice COP28

Introduzione:
Il presidente designato della COP28 Sultan Al Jaber si è difeso con forza dalle accuse secondo cui la sua squadra sta cercando di concludere accordi sui combustibili fossili per conto della compagnia statale di petrolio e gas degli Emirati Arabi Uniti. Queste accuse si basano su documenti riservati trapelati, ma Al Jaber nega categoricamente di essere a conoscenza di questi documenti. Nega inoltre di aver utilizzato tale linguaggio nelle sue discussioni con funzionari stranieri.

Facciamo il punto del caso:
In seguito alla pubblicazione di una serie di articoli basati su documenti riservati trapelati, accuse di collusione tra Sultan Al Jaber e la compagnia petrolifera e del gas degli Emirati Arabi Uniti, ADNOC, sono state mosse contro il presidente designato dalla COP28. Questi documenti sembravano suggerire che Al Jaber avesse proposto nuovi progetti di petrolio e gas a funzionari stranieri a beneficio degli Emirati Arabi Uniti.

La risposta di Al Jaber:
In una conferenza stampa a Dubai, il sultano Al Jaber ha smentito fermamente le accuse definendole false, errate e intese a danneggiare la presidenza della COP28. Ha detto di non essere mai stato a conoscenza dei documenti e ha negato di averli utilizzati nelle sue discussioni con funzionari stranieri.

Al Jaber ha anche espresso frustrazione per le critiche alla sua nomina a presidente designato della COP28 a causa dei suoi legami con l’industria del petrolio e del gas. Ha sostenuto il successo del rapido sviluppo economico degli Emirati Arabi Uniti e le sue relazioni con governi e imprese straniere. Ha sottolineato che la reputazione degli Emirati Arabi Uniti si basa sulla sua capacità di costruire forti partenariati e creare opportunità commerciali, indipendentemente dal suo ruolo nella COP28.

L’obiettivo principale della COP28:
Al Jaber ha incluso la sua partecipazione alla COP28 come parte del suo impegno nella lotta al cambiamento climatico. Ha sottolineato che tutti i suoi incontri con funzionari stranieri erano incentrati sulla sua agenda per la COP28 e su come attuare azioni concrete per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.

Conclusione:
Nonostante le accuse di collusione con l’industria del petrolio e del gas, Sultan Al Jaber ha negato fermamente qualsiasi coinvolgimento e ha affermato che il suo impegno alla COP28 si è concentrato su azioni concrete per combattere il cambiamento climatico. Sebbene i documenti trapelati abbiano sollevato interrogativi, è importante ammettere la presunzione di innocenza e consentire ad Al Jaber di svolgere la sua missione alla COP28. L’obiettivo principale deve rimanere la ricerca di soluzioni per preservare il nostro pianeta e il nostro futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *