Martin Fayulu, uno dei principali candidati alla presidenza della Repubblica Democratica del Congo, si è rivolto a una folla di sostenitori esultanti durante una manifestazione elettorale a Goma, nella travagliata regione orientale del paese. Cogliendo l’occasione, Fayulu ha criticato la decisione del governo di imporre lo “stato d’assedio”.
Dal podio di Goma, Fayulu ha messo in dubbio l’efficacia della leadership di Félix Tshisekedi, chiedendo alla folla: “Guardate, avete pace adesso? Avete sicurezza oggi? Da quando Félix Tshisekedi è salito al potere, la situazione è migliorata?” Queste domande retoriche sottolineano lo scetticismo di Fayulu riguardo alla capacità dell’attuale governo di portare stabilità nella regione tormentata.
Denunciando la decisione di imporre uno “stato d’assedio” nel maggio 2021 nelle province del Nord Kivu e dell’Ituri, entrambe colpite dalla violenza di gruppi armati, Fayulu ha espresso il suo impegno a instaurare lo stato di diritto. Ha criticato quella che ha definito l’imposizione arbitraria di uno stato d’assedio da parte del presidente Tshisekedi, dicendo: “Stabiliremo lo stato di diritto. Non possiamo avere uno stato d’assedio solo perché qualcuno chiamato Félix Tshisekedi lo desidera”. Fayulu ha sottolineato la necessità di una governance basata su principi legali.
Inoltre, Fayulu ha accusato Tshisekedi di mantenere rapporti con Paul Kagame per destabilizzare la parte orientale della RDC, definendo tali azioni un tradimento. “Non possiamo accettare traditori nel nostro paese. Félix Tshisekedi ha stabilito rapporti con Paul Kagame per destabilizzare l’est della RDC”, ha detto Fayulu, presentando le azioni del suo avversario come dannose per la stabilità della regione.
Questo appassionato discorso di Martin Fayulu rivela la profonda preoccupazione per la situazione di sicurezza e stabilità nella Repubblica Democratica del Congo. La domanda chiave in questa campagna elettorale è se gli elettori accoglieranno l’appello di Fayulu per un cambiamento nella leadership e un approccio più forte basato sullo stato di diritto. Le elezioni presidenziali del 20 dicembre saranno un momento cruciale per il Paese, con molte questioni in gioco.