I manifestanti riuniti alla conferenza sul clima COP28 a Dubai hanno avanzato due richieste principali: la necessità di finanziamenti aggiuntivi per il fondo per perdite e danni, nonché la fine dei sussidi all’industria del carbonio.
Secondo l’attivista climatico keniano Eric Njuguna, alcuni paesi non hanno contribuito abbastanza al fondo per perdite e danni. Egli stima che i paesi del Nord dovranno versare centinaia di miliardi di dollari in questo fondo. Secondo lui è essenziale che i paesi ricchi si assumano la responsabilità delle conseguenze del cambiamento climatico.
Da parte sua, Susanne Wong, un’attivista giapponese, ha preso di mira soprattutto il proprio Paese per i sussidi concessi ai combustibili fossili in Asia. Accusa il Giappone di rallentare la transizione energetica nella regione e a livello globale. Secondo lei, promuovere false soluzioni che sostengono un maggiore utilizzo di combustibili fossili è sbagliato.
Vale la pena notare che le proteste pubbliche sono rare negli Emirati Arabi Uniti, ma le Nazioni Unite e gli Emirati Arabi Uniti hanno concordato prima della COP28 di consentire la libera espressione. I manifestanti dovevano ancora ottenere l’autorizzazione degli organizzatori per le loro manifestazioni.
Separatamente, è stato consentito di partecipare anche ai ricercatori sui diritti umani provenienti da organizzazioni a lungo bandite nel paese, dando loro la rara opportunità di criticare pubblicamente le politiche esistenti, anche se sanno che così facendo si rischia di negare loro permanentemente l’accesso al paese.
Questa mobilitazione durante la COP28 evidenzia le questioni cruciali legate ai finanziamenti e ai sussidi nella lotta al cambiamento climatico. Per realizzare una transizione energetica veramente efficace, è essenziale che i paesi ricchi si assumano la loro parte di responsabilità e reindirizzino i propri investimenti verso energie rinnovabili e sostenibili.
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1. “L’urgenza di un adeguato finanziamento del Fondo Sinistri: un grido d’allarme durante la COP28”: link
2. “Sussidi ai combustibili fossili: un grave ostacolo alla transizione energetica”: link
3. “La mobilitazione degli attivisti durante la COP28 per chiedere misure concrete contro il cambiamento climatico”: link