“Emirati Arabi Uniti: una crisi di inquinamento atmosferico legata ai combustibili fossili mette a rischio la salute e il clima”

Secondo un recente rapporto di Human Rights Watch, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si trovano ad affrontare una crisi di inquinamento atmosferico causata dall’industria dei combustibili fossili. Questo inquinamento atmosferico presenta gravi conseguenze per la salute umana, con livelli di inquinamento ben al di sopra delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il rapporto evidenzia il fatto che questo inquinamento atmosferico non solo ha un impatto sulla salute delle popolazioni locali e dei lavoratori migranti, ma contribuisce anche al riscaldamento globale. Invita pertanto le nazioni partecipanti alla COP28 a sollecitare gli Emirati Arabi Uniti ad abbandonare i loro piani per espandere la produzione di combustibili fossili.

Tuttavia, le dichiarazioni del presidente della COP28 Sultan al-Jaber hanno suscitato polemiche. Al-Jaber, amministratore delegato della compagnia petrolifera nazionale Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), ha affermato che non esiste uno scenario scientifico che indichi che l’eliminazione dei combustibili fossili possa raggiungere l’obiettivo di 1,5°C di riscaldamento globale.

La dichiarazione è stata criticata dagli scienziati del clima e dagli attivisti ambientali, che affermano che ignora decenni di ricerca e competenza scientifica. Joelle Gergis, membro del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), ha affermato che i commenti di Al-Jaber “ignorano il lavoro degli scienziati dell’IPCC”.

Di fronte alle polemiche, Al-Jaber ha tentato di ritrattare le sue osservazioni, dicendo: “Crediamo fortemente nella scienza e la rispettiamo”.

Il rapporto di Human Rights Watch si basa sull’analisi dei dati di 30 stazioni di monitoraggio governative, che hanno rilevato che i livelli medi di PM2,5 – minuscole particelle tossiche che entrano nei polmoni e nel sangue – erano quasi tre volte superiori ai livelli raccomandati dall’OMS. .

Secondo il rapporto, l’inquinamento atmosferico rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica negli Emirati Arabi Uniti, con quasi 1.872 morti dovuti all’inquinamento atmosferico nel 2019.

Nonostante i ripetuti avvertimenti dell’Agenzia internazionale per l’energia secondo cui è necessario ridurre l’uso di petrolio e gas per raggiungere emissioni nette pari a zero entro la metà del secolo, gli Emirati Arabi Uniti continuano a sviluppare nuovi campi di sfruttamento in questi settori.

Sebbene gli Emirati Arabi Uniti si siano impegnati a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050, il piano del governo non affronta esplicitamente la questione dei combustibili fossili, concentrandosi invece sull’aumento della quota di energia rinnovabile.

Il rapporto evidenzia che gli Emirati Arabi Uniti continuano ad espandere le proprie operazioni nel settore dei combustibili fossili, nonostante il consenso sul fatto che il nuovo sfruttamento di petrolio, gas o carbone sia incompatibile con gli obiettivi climatici globali e la protezione dei diritti umani.

Le emissioni di gas serra degli Emirati Arabi Uniti sono aumentate del 7,5% nel 2022 rispetto all’anno precedente, secondo i dati del Climate Action Tracker, un organismo indipendente di monitoraggio dell’azione per il clima.

Di fronte a questa situazione, il rapporto di Human Rights Watch raccomanda agli Emirati Arabi Uniti di porre una moratoria sull’espansione delle operazioni di combustibili fossili e di sviluppare un piano strategico per la chiusura graduale delle operazioni esistenti. Sottolinea inoltre la necessità di una transizione giusta per i lavoratori, le comunità e le industrie verso un’economia basata sulle energie rinnovabili.

Infine, il rapporto invita il Ministero dei cambiamenti climatici e dell’ambiente a mettere in atto norme rigorose per limitare l’inquinamento atmosferico negli Emirati Arabi Uniti e stabilire limiti vincolanti per i livelli di PM2,5 coerenti con le linee guida dell’OMS.

Affrontare l’inquinamento atmosferico e la transizione verso l’energia pulita sono le sfide principali per gli Emirati Arabi Uniti. Adottando misure rigorose e investendo massicciamente nelle energie rinnovabili, il Paese potrebbe non solo proteggere la salute della sua popolazione, ma anche contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra su scala globale.

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