Il referendum consultivo su Essequibo, una regione contesa tra Venezuela e Guyana, svoltosi nel dicembre 2023, ha suscitato forti reazioni a livello nazionale e internazionale. I risultati hanno dato una vittoria schiacciante per l’integrazione di Essequibo in Venezuela, con oltre il 95% dei voti a favore del “sì”. Tuttavia, molte voci si sono levate per mettere in discussione queste cifre e sottolineare la natura non vincolante di questo referendum.
Il Venezuela rivendica da molti anni la sovranità sull’Essequibo, una regione ricca di risorse naturali, in particolare di petrolio. Questa affermazione è contestata dalla Guyana, che ritiene che la frontiera tra i due paesi sia fissata da un trattato firmato nel 1899. La questione di Essequibo è stata a lungo oggetto di tensione tra i due paesi, ma questo referendum sembra ravvivare le tensioni e preoccupazioni.
Da parte venezuelana, il presidente Nicolas Maduro ha salutato questa vittoria come un primo passo verso il recupero di questo territorio. Tuttavia, molti osservatori hanno messo in dubbio la legittimità di questo referendum e delle cifre annunciate dal Consiglio elettorale nazionale. I giornalisti presenti sul posto hanno segnalato una scarsa affluenza alle urne ai seggi elettorali, il che mette in discussione la cifra di quasi 10,5 milioni di “voti” annunciata dal CNE.
L’opposizione venezuelana, da parte sua, è stata riservata riguardo a questo referendum, sottolineando che si tratta di una manovra politica del governo Maduro per distogliere l’attenzione dalla crisi economica e politica che sta attraversando il paese. Alcuni leader dell’opposizione hanno addirittura definito il referendum una “distrazione” e hanno sottolineato che la priorità dovrebbe essere data ai problemi interni del Venezuela piuttosto che alle rivendicazioni territoriali.
Anche a livello internazionale questo referendum ha sollevato preoccupazioni, soprattutto da parte della Guyana. Il paese ha espresso preoccupazione per una possibile invasione dell’Essequibo da parte del Venezuela e ha ribadito la sua posizione secondo cui il confine tra i due paesi è stabilito dal trattato del 1899. Diversi paesi e organizzazioni internazionali hanno espresso sostegno alla Guyana e hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale per risolvere il problema questa disputa territoriale.
In conclusione, il referendum consultivo sull’Essequibo in Venezuela ha generato un forte dibattito e reazioni contrastanti. Se i risultati hanno mostrato una vittoria schiacciante a favore dell’integrazione di Essequibo in Venezuela, rimangono molte domande sulla legittimità di questo referendum e sulla rappresentatività delle cifre annunciate. Questo conflitto territoriale rimane quindi un argomento delicato, sia a livello nazionale che internazionale, e potrebbe continuare a generare tensioni tra i due paesi.