Il tenente generale Johnny Luboya N’kashama, governatore della provincia di Ituri, ha condannato fermamente gli atti di distruzione dei dispositivi di voto elettronico (DEV) avvenuti durante il processo elettorale a Bunia. In una dichiarazione ufficiale, il governatore ha espresso la sua rabbia per questi atti di vandalismo che hanno interrotto lo svolgimento delle elezioni.
Secondo il governatore, le elezioni nella provincia dell’Ituri si sono svolte in un clima pacifico, ad eccezione di alcuni incidenti avvenuti nel sito di Mudzipela, dove gli sfollati si sono rifiutati di votare nelle rispettive circoscrizioni elettorali. Indica che alcuni politici hanno manipolato questi sfollati per dissuaderli dal votare in conformità con la legge stabilita dalla CENI.
Nonostante questi incidenti, il governatore desidera accogliere con favore le misure adottate dalla polizia per contenere i manifestanti. Esprime anche la sua gratitudine alla CENI per aver reindirizzato gli elettori i cui seggi elettorali erano stati vandalizzati verso seggi elettorali vicini.
Questi atti di distruzione dei DEV sono un attacco alla democrazia e alla volontà del popolo di esprimersi attraverso le urne. Sottolineano l’importanza di garantire la sicurezza e l’integrità del processo elettorale, per consentire a ogni cittadino di parteciparvi liberamente e con totale fiducia.
Il governatore chiede che le indagini continuino per identificare i responsabili di questi atti e consegnarli alla giustizia. Sottolinea l’importanza di preservare la stabilità e la pace nella provincia dell’Ituri, per garantire a tutti un futuro democratico e prospero.
In conclusione, la forte condanna del governatore dell’Ituri per la distruzione dei dispositivi di voto elettronico evidenzia l’importanza di preservare l’integrità del processo elettorale. Questi atti di vandalismo danneggiano la democrazia e devono essere severamente condannati. È essenziale perseguire i responsabili di questi atti per garantire la pace e la stabilità nella provincia dell’Ituri e consentire a ogni cittadino di partecipare liberamente alle elezioni.