L’aeronautica militare ucraina ha recentemente effettuato un attacco contro un mezzo da sbarco della marina russa in Crimea. Questa azione è stata motivata dal sospetto che questa nave trasportasse droni iraniani utilizzati dalla Russia nel suo conflitto con l’Ucraina.
L’attacco, avvenuto nella città di Feodosia, è stato effettuato utilizzando missili da crociera dell’aviazione tattica. Le immagini che circolano sui social mostrano una spettacolare esplosione seguita da una pioggia di fiamme proveniente dalla nave da sbarco Novocherkassk. La base navale russa nella città è stata messa in allerta e i residenti hanno dovuto essere evacuati come misura di sicurezza.
Questa azione dell’Ucraina fa parte di una serie di attacchi contro installazioni militari russe in Crimea. Dall’inizio del conflitto tra i due paesi, infatti, l’Ucraina ha intensificato gli attacchi contro le forze russe presenti nella penisola. Nell’aprile 2022, l’Ucraina era già riuscita ad affondare l’incrociatore Moskva, ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, nel corso di un’operazione simile.
Insieme a questo attacco, l’aeronautica ucraina ha anche intercettato diversi droni russi Shahed durante un attacco notturno nelle regioni di Kherson e Odessa. Questi droni di fabbricazione iraniana sono ampiamente utilizzati dalle forze russe per effettuare operazioni di ricognizione e attacco in Ucraina.
Questo attacco dell’Ucraina contro una nave da sbarco russa rappresenta un significativo inasprimento delle tensioni tra i due paesi. Sebbene i colloqui di pace in corso non abbiano ancora portato a una soluzione duratura, sembra che entrambe le parti siano disposte a utilizzare ogni mezzo possibile per raggiungere i propri obiettivi.
È importante sottolineare che gli eventi in Crimea e nella regione sono ancora in corso e nei prossimi giorni potrebbero emergere nuove informazioni. È quindi essenziale monitorare da vicino gli sviluppi ed essere cauti nell’interpretare gli eventi attuali.