Gli oppositori congolesi Martin Fayulu, Dénis Mukwege, Théodore Ngoy, Jean-Claude Baende e Nkema Liloo si sono riuniti in una conferenza stampa per denunciare quella che definiscono una “elezione fittizia” nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Hanno confermato l’organizzazione di una grande manifestazione pubblica per mercoledì 27 dicembre 2023 a Kinshasa.
L’evento si svolgerà sul viale del Trionfo, di fronte allo stadio dei martiri, e i leader dell’opposizione hanno invitato tutti i congolesi presenti in città ad unirsi a loro. Questo corteo ha lo scopo di protestare contro quella che considerano una nuova crisi politica derivante dalla contestazione di legittimità dei leader delle istituzioni della Repubblica che la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) si prepara a proclamare eletti, per l’esito delle elezioni farsa del 20 dicembre 2023, prorogate illegalmente e irregolarmente fino al 25 dicembre 2023.
Secondo gli oppositori, il popolo congolese è stato testimone di numerose irregolarità durante queste elezioni e non può accettare i risultati che verranno proclamati dalla CENI. Accusano la CENI e Kadima di preparare un colpo di stato elettorale a favore del candidato presidenziale uscente, a scapito della democrazia, della legalità e dei diritti umani.
Questa manifestazione rappresenta un’importante mobilitazione dell’opposizione congolese, che desidera esprimere la sua insoddisfazione per quella che considera una manipolazione dei risultati elettorali. Le autorità, dal canto loro, hanno vietato la marcia, temendo disturbi dell’ordine pubblico. Hanno invitato i cittadini alla moderazione.
È chiaro che la situazione politica nella RDC è tesa, con opinioni divergenti sulla validità delle elezioni e sulla legittimità del presidente eletto. Questa manifestazione potrebbe rappresentare un punto di svolta nel panorama politico congolese, a seconda della partecipazione e della reazione dei cittadini. In ogni caso, il mantenimento della pace, della sicurezza e dello stato di diritto è essenziale per garantire un futuro democratico alla Repubblica Democratica del Congo.