Le elezioni nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) hanno suscitato grande interesse, con quasi 100.000 candidature registrate ai vari scrutini. Questa cifra elevata riflette sia l’entusiasmo politico dei congolesi che le sfide che il Paese deve affrontare.
Secondo Florimont Muteba, presidente dell’Osservatorio della spesa pubblica (ODEP), questo afflusso di domande non è un segno di progresso democratico, ma piuttosto il riflesso di un problema più profondo di governance nella RDC. Sottolinea che molti candidati si presentano non per aspirazione al servizio pubblico, ma per necessità economica, in cerca di lavoro in un paese in cui lo sviluppo ristagna.
Muteba punta il dito contro lo stile di vita delle istituzioni governative che alimenta questa situazione. Gli alti stipendi ricevuti da deputati e dirigenti creano una forma di “spreco finanziario” che attira candidati disoccupati. Deplora anche la mancanza di impegno sociale da parte dei funzionari governativi, illustrata dalla disparità tra gli stipendi dei deputati e quelli degli agenti di polizia e degli insegnanti.
Tuttavia, nonostante queste sfide, la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) è riuscita a organizzare le votazioni secondo il suo programma. Ha beneficiato del sostegno logistico delle forze armate egiziane, delle Forze armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) e della Missione di stabilizzazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (MONUSCO).
Dopo le elezioni, la CENI proclamerà i risultati provvisori delle elezioni presidenziali e il contenzioso elettorale sarà esaminato dalla Corte Costituzionale. Il nuovo presidente presterà giuramento nel gennaio 2024.
Queste notizie politiche nella RDC dimostrano le sfide democratiche ed economiche che il paese sta affrontando. La massiccia partecipazione dei candidati riflette sia le aspirazioni al cambiamento della popolazione che le difficoltà socioeconomiche che devono affrontare. In definitiva, la vera sfida sta nella costruzione di un sistema politico ed economico più inclusivo ed equilibrato che consenta un reale progresso democratico per la RDC.