Le elezioni nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), svoltesi il 20 dicembre, continuano a provocare reazioni e dichiarazioni da parte degli attori politici. L’ex ministro dell’Industria e presidente del gruppo politico “Le Center”, Germain Kambinga, è intervenuto recentemente in una conferenza stampa a Kinshasa.
Kambinga ha descritto il processo elettorale come “conteso ma pacifico”, sottolineando che si è svolto in un contesto di sicurezza difficile a causa dell’aggressione ruandese. Ha anche espresso l’impegno del gruppo politico “Il Centro” nel processo elettorale, con più di 120 candidati e più di 10.000 testimoni dispiegati in tutto il paese.
Secondo Kambinga, i congolesi si sono mobilitati a favore della candidatura di Félix Tshisekedi, il candidato che sembra guidare le prime tendenze nei risultati elettorali. Egli ha sottolineato che i congolesi hanno scelto di mettere da parte le questioni sociali e le preoccupazioni quotidiane per mostrare la loro solidarietà all’esercito e ai loro connazionali vittime dell’avidità dei paesi vicini, in particolare del Ruanda.
L’ex ministro ha reagito anche all’opposizione che contesta i risultati parziali e chiede la cancellazione delle urne. Secondo lui, l’opposizione deve farsi un esame di coscienza e accettare il proprio fallimento di fronte alla scelta chiara fatta dal popolo congolese.
Kambinga ha respinto i tentativi di seminare psicosi e desolazione nel Paese, sottolineando che nella RDC non è mai stato annullato un processo elettorale e che la priorità deve essere data alla pace e all’unità nazionale. Ha invitato la popolazione a non rispondere agli appelli degli sconfitti dell’opposizione ea restare fedele alla scelta espressa alle urne.
In conclusione, Kambinga ha incoraggiato il futuro Presidente della Repubblica, chiunque egli sia, a tendere la mano all’opposizione per unire il Paese per affrontare le sfide, in particolare la minaccia della balcanizzazione del Paese proveniente da Paul Kagame e dai suoi alleati. .
Questa dichiarazione di Germain Kambinga illustra le diverse posizioni e reazioni provocate dai risultati delle elezioni nella RDC. La situazione resta tesa ed è essenziale che gli attori politici promuovano la pace, l’unità e il rispetto delle scelte democratiche espresse dal popolo congolese.