“Le sfide e le questioni delle elezioni generali nella RDC: una valutazione preliminare e prospettive per il futuro politico del Paese”

Le elezioni generali del 20 dicembre nella Repubblica Democratica del Congo sono state al centro di tutte le preoccupazioni negli ultimi mesi. Nel suo rapporto preliminare, il MOE CENCO-ECC evidenzia le sfide che la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente ha dovuto affrontare nell’organizzazione di queste elezioni.

Ai sensi dell’articolo 211 della Costituzione, la CENI ha effettuato le operazioni di identificazione e registrazione degli elettori per la costituzione delle liste elettorali. Nonostante i vincoli logistici e finanziari, queste operazioni sono state completate in soli quattro mesi, un miglioramento rispetto alle precedenti amministrazioni elettorali.

Tuttavia, la relazione preliminare solleva preoccupazioni circa il rispetto del calendario elettorale. Secondo la legge elettorale, la lista elettorale provvisoria avrebbe dovuto essere pubblicata tra il 22 maggio e il 18 settembre 2023. Tuttavia, il MOE CENCO-ECC segnala che la CENI non ha rispettato il proprio calendario e non ha pubblicato in tempo la lista definitiva degli elettori . Inoltre, l’esposizione di tale elenco nei seggi elettorali non era sistematica.

Il rapporto preliminare evidenzia anche ritardi nella pubblicazione della mappatura dei seggi elettorali. Sebbene la mappatura fosse disponibile sul sito della CENI, mancavano informazioni importanti, come il numero di centri e seggi elettorali da allestire. Ciò ha creato incertezza sul numero dei seggi elettorali e ha reso difficile pianificare e organizzare il processo elettorale.

Nonostante queste sfide, la Repubblica Democratica del Congo è riuscita a organizzare queste elezioni, grazie al supporto logistico delle forze armate egiziane, delle FARDC e della MONUSCO. Ha suscitato polemiche la vittoria di Félix Tshisekedi con il 77,35% dei voti durante la pubblicazione parziale dei risultati. L’opposizione, in particolare Martin Fayulu e Moïse Katumbi, contesta questi risultati, adducendo distorsioni tra i risultati e la realtà osservata sul campo.

In questo contesto, l’appello di CRONGD ad una pacificazione per i risultati elettorali senza violenza assume tutto il suo significato. È essenziale che tutti gli attori politici collaborino per garantire la trasparenza e l’integrità del processo elettorale e rispettare la volontà del popolo congolese.

Queste elezioni generali sono state cruciali per la Repubblica Democratica del Congo, che ha appena raggiunto una nuova fase del suo processo democratico. Ora è essenziale adottare misure per rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema elettorale e garantire elezioni libere ed eque in futuro.

I prossimi mesi saranno decisivi per l’ulteriore sviluppo politico del Paese. È essenziale che tutte le parti interessate, compresa la CENI, l’opposizione, la società civile e la popolazione, lavorino insieme per consolidare le conquiste democratiche e costruire un futuro migliore per la Repubblica Democratica del Congo. La vigilanza e l’impegno di tutti sono necessari per garantire il rispetto della volontà popolare e l’avvento di una vera democrazia nel Paese.

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