“Frode elettorale nella RDC: Martin Fayulu chiede la mobilitazione contro i risultati dubbi”

Martin Fayulu, candidato alle elezioni presidenziali nella Repubblica Democratica del Congo, esprime la sua amarezza per i risultati parziali presentati dalla CENI. Avendo ottenuto solo il 5,49% dei voti, si trova molto indietro rispetto a Moise Katumbi e Félix Tshisekedi. Questa sconfitta solleva interrogativi e proteste da parte di Fayulu, che piange per brogli elettorali.

Fayulu sottolinea alcuni risultati che gli sembrano particolarmente dubbi, come il caso del collegio elettorale di Kikwit dove Félix Tshisekedi ha ottenuto più del 70% dei voti. Si chiede se gli elettori siano diventati affetti da amnesia o abbiano perso la testa. Denuncia apertamente gli imbrogli e invita la comunità internazionale a non prenderlo per “meno di niente”. Ricorda che le elezioni in altri paesi sono state soggette a voti trasparenti ed equi.

Il candidato insiste sull’importanza di porre le domande giuste alla CENI e chiede chiarimenti sul numero delle macchine utilizzate durante le votazioni, sulla loro distribuzione e sull’utilizzo delle schede ordinate e non utilizzate. Lancia inoltre un appello alla mobilitazione popolare, invitando il popolo congolese a protestare in massa contro i risultati fraudolenti non appena saranno annunciati.

Martin Fayulu non è solo in questa protesta. È sostenuto da altri otto candidati, tra cui Floribert Anzuluni, Franck Diongo, Moise Katumbi, Seth Kikuni, Augustin Matata, Denis Mukwege, Théodore Ngoy e Delly Sesanga. Insieme chiedono vigilanza e denuncia dei presunti truffatori.

Questa situazione evidenzia le sfide che la democrazia congolese deve affrontare. Le elezioni sono spesso segnate da accuse di frode e manipolazione. È fondamentale che venga stabilita la verità e che venga rispettata la volontà del popolo congolese.

In conclusione, Martin Fayulu esprime la sua amarezza e delusione di fronte ai risultati parziali delle elezioni presidenziali nella RDC. Denuncia risultati dubbi e invita alla mobilitazione contro i brogli elettorali. Questa situazione evidenzia le sfide per la democrazia nel paese e l’importanza di garantire elezioni trasparenti ed eque.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *