Lo storico accordo marittimo tra Etiopia e Somaliland, firmato il 1° gennaio 2024, segna un significativo passo avanti per entrambi i Paesi. L’Etiopia ottiene finalmente l’accesso diretto al mare, una richiesta di lunga data del paese, mentre il Somaliland ottiene in cambio una qualche forma di riconoscimento internazionale.
La firma di questo accordo, tuttavia, ha suscitato una forte reazione da parte della Somalia, che non riconosce l’indipendenza del Somaliland e considera questo accordo una violazione della sua integrità territoriale. Mogadiscio ha richiamato il suo ambasciatore ad Addis Abeba per consultazioni e ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna l’accordo.
Tuttavia, l’accordo è di fondamentale importanza per l’Etiopia, che da anni cerca l’accesso marittimo. A causa della siccità e della mancanza di aiuti alimentari, il Paese sta affrontando una profonda crisi alimentare, in particolare nella regione del Tigray dove due milioni di persone soffrono di malnutrizione acuta.
In questo contesto, l’accesso a un porto marittimo consentirà all’Etiopia di importare più facilmente aiuti alimentari e di rilanciare la propria economia facilitando il commercio. Ciò rappresenta quindi un barlume di speranza in un periodo molto difficile per il Paese.
Tuttavia, è importante sottolineare che la situazione nel Tigray e in altre regioni colpite dalla crisi alimentare rimane critica. Le autorità etiopi sono state criticate per la loro risposta insufficiente e per il rifiuto di riconoscere la gravità della situazione.
È essenziale che il governo agisca immediatamente per affrontare questa crisi umanitaria e dichiari un’emergenza nazionale. Sono in gioco milioni di vite e l’Etiopia non può permettersi di procrastinare o politicizzare questa situazione disperata.
In conclusione, l’accordo marittimo Etiopia-Somaliland offre nuove prospettive per entrambi i Paesi, ma è importante non perdere di vista la crisi umanitaria in corso in Etiopia. Il governo deve agire in modo rapido e deciso per mettere in atto misure di emergenza e aiutare le popolazioni colpite dalla carestia.