I principali candidati dell’opposizione nella Repubblica Democratica del Congo hanno dichiarato ufficialmente la loro decisione di non contestare la rielezione del presidente in carica Félix Tshisekedi.
Il 31 dicembre, la commissione elettorale ha annunciato la vittoria di Tshisekedi alle elezioni presidenziali, con il 73% dei voti, mentre Moïse Katumbi è arrivato secondo con il 18%. L’ex governatore del Katanga, Martin Fayulu, e il premio Nobel per la pace, Denis Mukwege, hanno comunicato che i rispettivi team si asterranno dal presentare ricorsi alla Corte costituzionale.
Mercoledì scade il termine per presentare ricorso presidenziale alla corte.
In assenza di contestazioni presentate, l’inaugurazione di Tshisekedi è prevista per il 20 gennaio.
Le elezioni hanno incontrato numerosi problemi logistici e tecnici.
Inoltre, dopo aver boicottato le elezioni, lo storico partito di Joseph Kabila continua a insistere sulla necessità di un nuovo processo elettorale e, logicamente, puramente e semplicemente ne respinge i risultati.
La questione cruciale ora è se Félix Tshisekedi saprà trarre vantaggio dalla sua contestata vittoria per combattere efficacemente la corruzione e promuovere la riconciliazione all’interno del Paese, prerequisiti essenziali per condurre una lotta sincera contro la povertà e promuovere l’unità.