“Elezioni nella RDC: le Chiese chiedono un’indagine indipendente sulle presunte irregolarità”

Le elezioni generali che si sono svolte nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) lo scorso dicembre sono state caratterizzate da numerose irregolarità e presunte violazioni delle norme giuridiche. Di fronte a queste anomalie, la Conferenza episcopale cattolica (CENCO) e le chiese protestanti hanno chiesto l’apertura di un’indagine indipendente per far luce su questi eventi.

Il presidente uscente, Felix Tshisekedi, ha vinto le elezioni presidenziali con oltre il 73% dei voti secondo la Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI). Tuttavia, questi risultati hanno causato notevoli controversie.

In una dichiarazione congiunta, la CENCO-ECC ha affermato che i risultati delle elezioni presidenziali e legislative sarebbero accettabili solo se fosse condotta un’indagine. Questi gruppi hanno monitorato le elezioni utilizzando migliaia di osservatori indipendenti.

Ritardi di ore, malfunzionamenti delle macchine per il voto e altri problemi hanno portato a un’estensione non pianificata delle votazioni oltre il 20 dicembre, cosa che osservatori locali e organizzazioni della società civile hanno definito illegale. In alcune parti del Paese le votazioni hanno avuto luogo addirittura cinque giorni dopo il giorno delle elezioni.

Questi problemi logistici hanno portato all’apertura tardiva, o addirittura all’assenza, di molti seggi elettorali. In alcuni uffici mancavano materiali e molte tessere elettorali erano illeggibili a causa dell’inchiostro sbiadito. Molti candidati dell’opposizione sostengono che le elezioni siano state fraudolente e hanno respinto i risultati provvisori.

Due ricorsi formali contro i risultati provvisori delle elezioni presidenziali sono stati depositati presso la Corte costituzionale congolese, che dovrà esaminarli entro il 12 gennaio, data limite per l’annuncio dei risultati definitivi.

Secondo il capo elettorale Denis Kadima, l’affluenza alle urne è stata superiore al 40%, con circa 18 milioni di votanti.

Queste irregolarità hanno causato gravi tensioni nella RDC e mettono in dubbio la legittimità dei risultati elettorali. È quindi necessaria un’indagine indipendente per ripristinare la fiducia del popolo congolese nel processo elettorale.

È essenziale che vengano adottate misure per garantire elezioni libere e trasparenti nella RDC, al fine di rispettare la volontà del popolo congolese e promuovere la stabilità politica e lo sviluppo del paese. Il mondo intero deve sostenere questi sforzi e garantire che la voce del popolo congolese sia ascoltata e rispettata.

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