“Elezioni nella RDC: appello alla cancellazione delle urne, i candidati denunciano frodi elettorali”

Le recenti elezioni nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) continuano a fare notizia, con la richiesta di annullare le urne da parte di otto candidati presidenziali e altri leader politici.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Kinshasa, Martin Fayulu, Anzuluni, Diongo, Katumbi, Kikuni, Matata, Mukwege e Sesanga hanno espresso la loro preoccupazione per le numerose irregolarità riscontrate durante il processo elettorale.

Sottolineano in particolare l’annullamento di 82 candidature legislative e locali, nonché l’annullamento delle elezioni in due località, Yakoma e Masimanimba. Queste decisioni mettono in dubbio l’integrità del voto e alimentano le accuse di frode elettorale.

Martin Fayulu ha affermato che l’analisi della lista degli 82 candidati invalidati dimostra che la frode si è diffusa in tutto il paese. Egli ha inoltre sottolineato la presunta complicità tra la famiglia politica al potere, gli organi statali e la Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI), sottolineando che i beneficiari delle macchine per il voto appartengono principalmente alla stessa famiglia politica del presidente Tshisekedi.

Gli otto candidati hanno chiesto che i membri della CENI e tutti coloro che sarebbero coinvolti in queste irregolarità fossero consegnati alla giustizia. Hanno inoltre messo in dubbio l’incapacità della CENI di fornire risposte precise su elementi chiave come il numero di seggi elettorali aperti, l’effettiva distribuzione delle macchine per il voto, il numero di schede stampate e il numero di macchine per il voto messe a disposizione della Sacra Unione.

Questa situazione evidenzia le carenze e i sospetti che circondano il processo elettorale nella RDC. I candidati denunciano la parzialità della CENI e chiedono una revisione completa del processo elettorale per garantire elezioni libere, giuste e trasparenti.

Nonostante queste proteste, la CENI ha già deciso di annullare le elezioni legislative e locali in due località, Yakoma e Masimanimba, a causa di queste irregolarità. Tuttavia, si continuano a sentire richieste per una più ampia cancellazione delle votazioni combinate del 20 dicembre 2023.

Resta da vedere quale impatto avranno queste accuse sul processo politico nella RDC e se verranno presi provvedimenti per risolvere i problemi di trasparenza e integrità elettorale. La situazione continua ad evolversi ed è essenziale monitorare da vicino gli sviluppi in questa materia.

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