Gli attori della nuova società civile congolese nel Sud Kivu hanno recentemente espresso la loro opposizione all’attraversamento dei piccoli commercianti burundesi verso la città e il territorio di Uvira. I giovani si sono mobilitati per impedire a qualsiasi burundese che trasporta merci di attraversare il confine verso Uvira.
Questa azione reciproca mira a protestare contro le angherie subite dai congolesi a Gatumba, in Burundi. Nonostante le raccomandazioni di diversi rapporti, le autorità locali, provinciali e nazionali congolesi sono rimaste in silenzio su questa situazione. Tuttavia, il governo congolese è invitato a chiedere al Burundi di rispettare gli impegni assunti nel quadro del Mercato comune per l’Africa orientale e meridionale (COMESA).
In base a questi accordi, alcuni prodotti sono esenti da tassazione e devono beneficiare di agevolazioni negli scambi tra i due paesi. Tuttavia, il Burundi non specifica cosa siano questi prodotti o in quale quantità possano essere trasportati verso la RDC. Questa situazione ha portato a numerosi atti di vandalismo e molestie nei confronti dei piccoli commercianti congolesi al confine di Gatumba.
Di fronte a questa situazione, la società civile congolese di Uvira ha deciso di recarsi alla frontiera per impedire l’ingresso a tutti i commercianti burundesi finché non si troverà una soluzione. I congolesi chiedono che i due Paesi rispettino i testi in vigore per garantire la sicurezza dei loro concittadini.
Questa azione ha portato al blocco di circa 200 piccoli commercianti burundesi. Il capo delle poste del Burundi e l’ambasciatore della RDC in Burundi si sono recati al confine per valutare la situazione. I congolesi hanno trasmesso al capoposto i nomi delle persone coinvolte nelle vessazioni di Gatumba.
È essenziale porre fine a queste molestie transfrontaliere che ostacolano la libera circolazione delle persone e delle merci, elemento vitale per lo sviluppo della regione.
In conclusione, gli attori della società civile congolese del Sud Kivu si stanno mobilitando contro le vessazioni e gli atti di vandalismo subiti dai piccoli commercianti congolesi al confine di Gatumba, in Burundi. Chiedono alle autorità dei due Paesi di rispettare gli accordi commerciali in vigore e di garantire la sicurezza dei loro concittadini. È fondamentale trovare una soluzione rapida per ripristinare la libera circolazione delle persone e delle merci nella regione.