“Invalidazione di 82 candidati alle elezioni nella RDC: piazza pulita contro le frodi elettorali!”

Rassegna stampa di lunedì 8 gennaio 2024: invalidazione di 82 candidati alle elezioni nella RDC

L’invalidazione di 82 candidati alle elezioni legislative, provinciali e locali da parte della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) fa notizia lunedì 8 gennaio 2024.

Secondo il quotidiano L’Avenir, questa decisione della CENI è arrivata dopo il rinvio della pubblicazione dei risultati delle elezioni legislative. Tra i candidati invalidati troviamo in particolare il governatore della città di Kinshasa, Gentiny Ngobila Mbaka, e 12 membri del partito presidenziale, l’UDPS, per frode elettorale e altri atti illeciti. Questa invalidazione, senza precedenti nella storia politica della Repubblica Democratica del Congo, riguarda anche ministri, senatori, governatori e deputati nazionali in carica.

Il quotidiano Infos 27 (ex Le Potentiel) sottolinea l’importanza di preservare l’integrità delle elezioni per garantire un processo democratico giusto e trasparente. La decisione della CENI di annullare i voti dei candidati fraudolenti invia un segnale forte e simbolico: l’imbroglio, la frode o il ricorso alla violenza comportano sanzioni. Questa azione mira a dare credibilità ai risultati delle elezioni del dicembre 2023.

Congo Nouveau riferisce che la CENI ha annullato le elezioni anche in due collegi elettorali, a MasiManimba e Yakoma, a causa di violenza e corruzione. Il quotidiano interroga i beneficiari del broglio elettorale del 20 dicembre 2023, sottolineando che coloro che detenevano i dispositivi per il voto elettronico (DEV) erano principalmente membri della Sacra Unione della Nazione. Augustin Kabuya, segretario generale dell’UDPS, afferma tuttavia che queste frodi non incidono sui risultati delle elezioni presidenziali.

In un altro articolo, Africa News evidenzia il ruolo di Denis Kadima nei brogli elettorali. Il giornale segnala atti di detenzione di macchine per il voto, incitamento alla violenza elettorale e intimidazioni osservati durante le elezioni. Queste frodi mettono in discussione la credibilità del processo democratico e sollevano interrogativi sui candidati parlamentari che detenevano le macchine per il voto. È quindi necessaria un’indagine approfondita da parte della CENI per far luce su queste pratiche fraudolente.

In conclusione, l’annullamento da parte della CENI di 82 candidati alle elezioni nella RDC fa molto parlare di sé sulla stampa. Questa decisione mira a combattere le frodi elettorali e a garantire la credibilità dei risultati. Tuttavia, solleva anche interrogativi sulle pratiche fraudolente e sul coinvolgimento di attori politici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *