“Autorizzazione elettronica al viaggio in Kenya: una misura controversa che divide i viaggiatori”

Il mercato del turismo in Kenya si sta evolvendo con l’introduzione dell’autorizzazione elettronica al viaggio (ETA) il 1° gennaio. Questa nuova misura mira a facilitare l’ingresso dei viaggiatori sul suolo keniano, rafforzando al contempo il settore turistico del Paese.

Secondo le autorità keniane, dall’inizio dell’anno sono state presentate quasi 10.000 richieste di ETA, con oltre 4.000 pratiche già elaborate. L’obiettivo è attirare 4,5 milioni di turisti entro il 2027, moltiplicando per 200 il numero attuale di visitatori.

Tuttavia, questa nuova procedura non è priva di controversie. Molti viaggiatori hanno espresso la loro insoddisfazione sui social media, denunciando il fatto che ora è richiesta l’autorizzazione elettronica, mentre prima in alcuni casi potevano beneficiare dell’esenzione dal visto. Inoltre, il costo dell’ETA – fissato a 30 dollari – è ritenuto da alcuni eccessivo, rispetto al vecchio visto da 50 dollari.

Inoltre, il governo ha deciso di aumentare le tariffe di accesso ai parchi nazionali, le principali attrazioni turistiche del Paese, a partire dal 1° gennaio. Questa decisione è stata criticata anche dagli operatori del settore, che ritengono che rischi di scoraggiare i visitatori, nonostante il risparmio realizzato sul visto.

Nonostante queste critiche, le autorità keniane rimangono fiduciose sull’impatto positivo dell’ETA sul turismo. Sottolineano che questa misura consentirà di semplificare le formalità d’ingresso nel territorio, contribuendo allo stesso tempo a rafforzare la sicurezza del paese controllando più efficacemente l’arrivo dei viaggiatori.

Il settore del turismo svolge un ruolo cruciale nell’economia del Kenya, generando entrate significative e creando molti posti di lavoro. È quindi essenziale che il Paese trovi un equilibrio tra facilitazione dei viaggi e sicurezza nazionale, garantendo al contempo un’esperienza piacevole ai visitatori.

In conclusione, l’introduzione dell’autorizzazione elettronica al viaggio in Kenya ha ricevuto reazioni contrastanti. Mentre alcuni viaggiatori vedono questo come un onere aggiuntivo e un aumento dei costi, altri credono che la mossa aiuterà a rafforzare il settore turistico del paese. È quindi essenziale che le autorità keniane continuino ad ascoltare le preoccupazioni dei viaggiatori e ad adottare misure per migliorare l’efficienza e la trasparenza del processo ETA.

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