Il caso relativo al documentario della BBC su TB Joshua, fondatore di The SCOAN, continua a suscitare accese reazioni e dibattiti. In una dichiarazione, lo SCOAN ha respinto con forza le accuse contenute nel documentario, definendole diffamazione e diffusione di informazioni false.
Lo SCOAN afferma che le interviste contenute nel documentario non rappresentano la verità e che le persone intervistate non sono note alla chiesa. Affermano che la BBC ha abbandonato i principi fondamentali del giornalismo trasmettendo una narrativa di fantasia e ha trasformato il suo ruolo di mezzo di informazione in un’arma per danneggiare un presunto nemico.
Lo SCOAN afferma che i miracoli e le benedizioni portate da TB Joshua sono innegabili e che migliaia di persone, comprese famiglie distrutte e bambini in difficoltà, sono state toccate dal suo ministero. Sottolineano che sono disponibili molti resoconti di questi miracoli e guarigioni, ma che la BBC ha scelto di non tenerne conto.
Lo SCOAN critica anche la BBC per i suoi presunti pregiudizi e la mancanza di professionalità nelle indagini. Suggeriscono che la BBC avrebbe dovuto contattare la chiesa per informazioni verificate invece di fare affidamento su individui manipolati e caduti in disgrazia.
È chiaro che questa vicenda ha creato una divisione tra i sostenitori di TB Joshua e coloro che mettono in dubbio il suo ministero. Tuttavia, è essenziale ricordare che i media hanno il dovere di dimostrare equità, obiettività e integrità nel riportare le informazioni.
In definitiva, spetta agli spettatori e ai lettori prendere una decisione su questo argomento. È importante esaminare i fatti, valutare prospettive diverse e non lasciarsi influenzare da narrazioni sensazionalistiche.
Intanto, la polemica attorno al documentario della BBC su TB Joshua continua a generare discussioni e dibattiti sulla validità del contenuto e sulla responsabilità dei media nella diffusione delle informazioni. È chiaro che questo caso solleva questioni più ampie sull’etica giornalistica e sull’importanza del controllo dei fatti prima di pubblicare informazioni sensibili.