Titolo: Contestare l’invalidazione della candidatura: la battaglia davanti alle istituzioni giudiziarie nella RDC
Introduzione :
La controversia elettorale nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) continua a fare notizia. Dopo l’annullamento dei voti di sedici candidati alle elezioni legislative del 20 dicembre da parte della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI), la battaglia continua davanti alle istituzioni giudiziarie. I candidati ed i loro partiti politici hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale per contestare questa decisione. In questo articolo ritorneremo sui vari ricorsi presentati e sulle argomentazioni avanzate dai candidati invalidati.
I. Rinvio al Consiglio di Stato: libertà rimessa e annientamento degli effetti
In seguito all’annullamento da parte della CENI, sedici candidati hanno deciso di deferire la questione al Consiglio di Stato. Nella loro domanda di provvedimenti urgenti chiedono che sia ordinato l’annullamento totale degli effetti della decisione della CENI. Chiedono inoltre alla CENI di rispettare rigorosamente le disposizioni della legge elettorale in questo settore. I candidati sperano così di ottenere l’annullamento della decisione della CENI e la possibilità di mantenere la propria candidatura alle elezioni legislative.
II. Rinvio alla Corte Costituzionale: contestare le accuse di frode e corruzione
Oltre a deferire la questione al Consiglio di Stato, il candidato a deputato nazionale e governatore della città-provincia di Kinshasa, Gentiny Ngobila, ha deciso di deferire la questione alla Corte costituzionale. Contesta le accuse di frode, corruzione e possesso di macchine per il voto mosse contro di lui dalla CENI. Anche il partito Alleato dei Progressisti Congolesi (ACP) ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale, contestando l’annullamento dei voti di 82 candidati.
III. Divieto di lasciare il Paese e indagini giudiziarie in corso
Di fronte alla contestazione dei candidati invalidati, il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ha adottato una misura cautelare vietando loro di lasciare il Paese. La Procura ha avviato un’azione legale contro le accuse di frode, corruzione e possesso illegale di materiale elettorale. La corrispondenza è stata inviata alla Direzione Generale della Migrazione (DGM) e alla CENI al fine di raccogliere i documenti e gli elementi necessari per queste indagini.
Conclusione :
Nella RDC continua la battaglia legale sull’annullamento delle candidature da parte della CENI. I candidati ed i loro partiti politici si rivolgono al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale per contestare questa decisione. Mentre alcuni chiedono che vengano cancellati gli effetti dell’invalidazione, altri contestano le accuse di frode e corruzione mosse nei loro confronti. In attesa delle decisioni delle istituzioni giudiziarie, la situazione politica nella RDC resta tesa e l’esito di questi ricorsi avrà un forte impatto sul panorama elettorale e politico del Paese.