“Proteste elettorali nella Repubblica Democratica del Congo: i candidati chiedono ai tribunali di sospendere i risultati e ripristinare la giustizia”

I ricorsi cautelari presentati dai candidati invalidati alle elezioni legislative del 20 dicembre sono stati esaminati dal Consiglio di Stato. Questi candidati contestano la decisione della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) e chiedono la sospensione o l’annullamento di queste misure ritenute “irregolari”. I difensori dei candidati sono intervenuti davanti al Consiglio di Stato, denunciando in particolare la violazione del diritto di difesa.

Maître Urbain Mutwale, avvocato del gruppo di candidati, ha chiesto al Consiglio di Stato di contattare la CENI affinché non divulghi i risultati provvisori delle elezioni prima dell’esame di questi ricorsi. Secondo lui, la CENI cerca di cortocircuitare l’azione dei ricorrenti pubblicando rapidamente i risultati. Ha inoltre sottolineato l’impatto sulla reputazione dei candidati, che sono stati accusati di frode e corruzione senza aver avuto la possibilità di difendersi.

Il coordinatore del collettivo, Maître Aimé Tshibangu, da parte sua ha denunciato il fatto che la CENI ha invalidato le schede dei suoi clienti senza rispettare la legge elettorale, né dare loro la possibilità di esprimersi. Insiste sul fatto che il diritto alla difesa, garantito dalla Costituzione, non viene rispettato.

Nel corso dell’udienza i legali della CENI hanno contestato la giurisdizione del Consiglio di Stato sulla materia, ritenendo che la stessa rientri nelle controversie elettorali, competenza della Corte Costituzionale. Tuttavia, la difesa ha sostenuto che il Consiglio di Stato, in quanto tribunale amministrativo di grado più elevato del paese, era competente ad esaminare tali richieste.

Le diverse richieste sono attualmente in discussione e il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi entro 48 ore. Questa situazione ha ritardato anche la pubblicazione dei risultati provvisori delle elezioni legislative, inizialmente previste per il 3 gennaio 2024.

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