Ernest Bai Koroma, ex presidente della Sierra Leone, è arrivato ad Abuja la settimana scorsa per ricevere cure mediche. La notizia arriva settimane dopo il suo rilascio dagli arresti domiciliari nel suo paese, in seguito al suo presunto coinvolgimento in quello che le autorità hanno descritto come un tentativo di colpo di stato.
Accolto dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Nuhu Ribadu, e dal Presidente della Commissione ECOWAS, Omar Alieu Touray, Koroma è stato autorizzato dalle autorità giudiziarie della Sierra Leone a trascorrere un massimo di tre mesi in Nigeria per le sue cure mediche.
L’attuale presidente, Julius Maada Bio, ha descritto la decisione della corte come un “gesto umanitario” durante un discorso alla nazione.
Koroma, 70 anni, è stato messo agli arresti domiciliari dal 9 dicembre 2023 ed è stato accusato all’inizio di gennaio di quattro capi d’accusa, incluso tradimento, in relazione agli eventi di fine novembre.
Il 26 novembre, aggressori armati hanno preso d’assalto un arsenale militare, due caserme, due carceri e due stazioni di polizia, affrontando le forze di sicurezza. L’incidente ha provocato la morte di almeno 21 persone e la fuga di centinaia di detenuti prima che le autorità riprendessero il controllo, ritenendolo un tentativo di colpo di stato da parte di alcuni membri delle forze armate.
L’arrivo di Koroma in Nigeria sta suscitando commenti e interrogativi sull’impatto che potrebbe avere sui rapporti tra i due Paesi e sulla stabilità della regione. Alcuni temono che riaccenderà le tensioni politiche ed etniche in Sierra Leone, mentre altri sperano che faciliterà un processo di riconciliazione e di guarigione nazionale.
In attesa degli sviluppi del caso, la decisione della corte di consentire a Koroma di ricevere cure mediche in Nigeria dimostra la complessità delle questioni politiche e legali che molti paesi dell’Africa sub-sahariana devono affrontare.