19° Summit del Movimento dei Non Allineati: Cooperazione per una prosperità globale condivisa e giustizia per la Palestina

Il 19° vertice del Movimento dei Non Allineati si è tenuto a Kampala, in Uganda, il 19 e 20 gennaio 2024, con il tema “Approfondire la cooperazione per una prosperità globale condivisa”. I capi di Stato e di governo hanno discusso dei progressi compiuti dal precedente vertice del 2019 a Baku, in Azerbaigian, e hanno affrontato le nuove sfide e le questioni emergenti che preoccupano gli Stati membri del Movimento dei Non Allineati (NAM) e la comunità internazionale nel suo insieme.

La dichiarazione finale, intitolata “Dichiarazione di Kampala”, ha riaffermato i principi e gli obiettivi del NAM, come stabiliti nelle conferenze di Bandung e Belgrado, nonché la Dichiarazione sugli scopi, i principi e il ruolo del NAM adottata al 14° vertice all’Avana nel 2006. I leader hanno ribadito il loro impegno a difendere, preservare e promuovere i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.

Uno dei punti forti della dichiarazione riguarda la questione palestinese. I leader hanno espresso profonda preoccupazione per il continuo deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e hanno chiesto una cessazione immediata e duratura delle ostilità. Hanno inoltre sostenuto l’attuazione della Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per garantire un’assistenza umanitaria vitale ai palestinesi.

La dichiarazione di Kampala si riferisce anche alla denuncia del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia, accusando Israele di presunte violazioni dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio in relazione ai palestinesi nella Striscia di Gaza.

I leader hanno inoltre condannato le misure adottate da Israele per alterare lo status giuridico, fisico e demografico del Golan siriano occupato e hanno chiesto il pieno rispetto delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il completo ritiro dal Golan siriano ai confini del 4 giugno 1967. .

Nella dichiarazione, i leader hanno sottolineato l’importanza di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, con particolare attenzione all’eliminazione della povertà in tutte le sue forme, compresa la povertà estrema. Hanno inoltre chiesto di rafforzare il multilateralismo e di riformare le strutture di governance globale, comprese le Nazioni Unite e le istituzioni finanziarie internazionali.

La dichiarazione evidenzia inoltre la necessità di combattere le pandemie, inclusa la Covid-19, e chiede un maggiore sostegno alle operazioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Esprime inoltre solidarietà con l’Africa e sottolinea l’importanza di una maggiore rappresentanza dell’Africa all’interno di un Consiglio di Sicurezza riformato.

Il vertice di Kampala ha segnato anche l’ammissione dell’Unione Africana come membro permanente del G20, sottolineando la necessità di un ordine economico globale più inclusivo ed equo. Inoltre, la Repubblica del Sud Sudan è stata ufficialmente ammessa come nuovo membro a pieno titolo del Movimento dei Non Allineati.

La Dichiarazione di Kampala invita gli Stati membri ad attuare i risultati del vertice con la massima determinazione, affrontando sfide come la pace e la sicurezza, lo sviluppo, i diritti umani e la cooperazione internazionale. I leader si impegnano a rivitalizzare il ruolo del NAM nell’attuale situazione internazionale sulla base dei suoi principi fondatori e ad intensificare gli sforzi verso il disarmo nucleare.

In conclusione, la Dichiarazione di Kampala sottolinea l’importanza di una cooperazione rafforzata tra i membri del NAM per affrontare le sfide globali e lavorare insieme verso un mondo più pacifico, giusto e prospero. Questo documento servirà da tabella di marcia per le azioni future degli stati membri del Movimento dei Non Allineati.

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