Titolo: La crisi in Sudan potrebbe portare alla disintegrazione del Paese: guerre, abusi tribali e divisioni etniche
Introduzione :
La guerra che infuria in Sudan ormai da dieci mesi è lungi dall’avere una soluzione pacifica. Al contrario, il Paese sembra sprofondare sempre più in una crisi che potrebbe portarlo alla disintegrazione. I recenti abusi tribali nella città di Deleng, nello stato del Kordofan meridionale, sono un esempio allarmante. Diversi indicatori suggeriscono una svolta pericolosa per questa crisi che minaccia di dilaniare il Paese.
Contesto :
Deleng, la seconda città più grande dello stato del Kordofan meridionale, è abitata da una maggioranza di tribù nubiane africane che convivono con i Baggaras, tribù arabe. Tuttavia, le tensioni etniche hanno portato a violenze e abusi all’interno dello stesso esercito. Le tribù nubiane, temendo attacchi da parte delle Forze di supporto rapido, formarono una milizia di autodifesa ed eliminarono gli ufficiali dell’esercito non appartenenti alle loro tribù. Cresce la sfiducia nei confronti dell’esercito, con i Nubi che accusano quest’ultimo di ritirarsi dalle città ogni volta che le Forze di Supporto Rapido attaccano.
Inoltre, il Movimento di Liberazione Popolare del Sudan-Nord (SPLM-N), fazione di Abdelaziz el Helou, ha preso il controllo di Deleng e di altre città del Kordofan meridionale. Questo gruppo armato, nonostante un accordo di pace firmato nel 2020, rivendica l’indipendenza della regione e non esclude l’idea di dividere il Sudan.
Situazione umanitaria critica:
Oltre alla violenza sul terreno, la crisi in Sudan ha portato anche ad una situazione umanitaria disastrosa. Oltre 7 milioni di sfollati e rifugiati si trovano ad affrontare un sistema sanitario al collasso e il numero dei morti è in costante aumento dall’inizio della guerra tra l’esercito nazionale e i paramilitari della FSR. Gli attori umanitari si trovano ad affrontare molteplici sfide, tra cui la crescente insicurezza, ma anche gli ostacoli amministrativi posti in essere dal governo, che ostacolano così la loro azione sul campo.
I problemi di approvvigionamento di personale medico qualificato e di medicinali sono evidenti, rendendo la situazione ancora più critica. Le ONG si trovano ad affrontare una carenza di visti per il personale straniero, che limita la loro capacità di intervenire in modo efficace. Questa crisi umanitaria si aggiunge alla crisi politica e militare, aggravando così la situazione già drammatica.
Conclusione :
La crisi in Sudan è lungi dall’essere risolta. Violenze tribali, divisioni etniche e aspirazioni separatiste stanno alimentando un conflitto che potrebbe portare alla disintegrazione del Paese. La situazione umanitaria è critica, con milioni di sfollati e un sistema sanitario al collasso. È urgente che la comunità internazionale intervenga per porre fine a questa guerra e consentire al Sudan di ritrovare stabilità e pace.