“Sportswashing: TotalEnergies sotto accusa durante la Coppa d’Africa 2024”

La Coppa d’Africa 2024 (CAN) è iniziata di recente in Costa d’Avorio, attirando l’attenzione degli appassionati di calcio di tutto il continente. Questo prestigioso evento sportivo è sponsorizzato da TotalEnergies, precedentemente nota come Total. Tuttavia, questo legame tra il colosso energetico francese e il calcio è oggetto di crescenti critiche, sollevando interrogativi sul fenomeno dello “sportswashing”.

Il termine “sportswashing” si riferisce alla pratica di ripulire la propria immagine attraverso lo sport. È diventato più noto dopo la Coppa del Mondo del 2022 in Qatar, che ha scatenato polemiche legate ai diritti umani e alle condizioni di lavoro dei lavoratori migranti. Ora tocca a TotalEnergies essere sotto i riflettori, soprattutto a causa delle sue attività in Africa.

Una delle principali fonti di controversia è la proposta di oleodotto per il petrolio greggio dell’Africa orientale, che attraversa l’Uganda e la Tanzania. Mentre TotalEnergies lo presenta come un ambizioso progetto infrastrutturale vantaggioso per la regione, gruppi di attivisti e residenti locali affermano che ha portato alla confisca delle terre e alla distruzione dei mezzi di sussistenza della popolazione locale. Le preoccupazioni dei gruppi ambientalisti non sono state prese in considerazione dalla Corte di giustizia dell’Africa orientale, portando a richieste di boicottaggio dell’azienda.

Inoltre, lo scorso ottobre, TotalEnergies ha dovuto affrontare una denuncia penale per omicidio colposo in Francia. I sopravvissuti e i familiari delle vittime di un attacco del 2021 in Mozambico vicino al progetto di gas naturale della società accusano quest’ultima di non aver adottato le misure necessarie per proteggere i subappaltatori e di non aver fornito assistenza alle persone in pericolo. TotalEnergies nega tutte le accuse contro di essa.

Il fenomeno dello “sportswashing” è particolarmente efficace perché lo sport unisce le persone e crea un’atmosfera di cameratismo e unità. Tuttavia, è importante non dimenticare i retroscena e le controversie che possono contaminare questi eventi sportivi. Spetta agli spettatori essere consapevoli dei problemi e non lasciarsi accecare dallo spettacolo.

In un mondo in cui sempre più aziende e paesi utilizzano lo sport come strumento di comunicazione e legittimazione, è essenziale rimanere critici e non perdere di vista le questioni di fondo. Lo “sportswashing” è una realtà che può essere utilizzata per scopi nefasti, sia da parte delle aziende che degli Stati. Come consumatori di sport, è nostra responsabilità non lasciarci ingannare e rimanere informati.

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