“Sfruttamento minorile nell’Ituri: un appello urgente per porre fine a questa violazione dei diritti fondamentali”

Sono più di mille i bambini vittime di sfruttamento nel territorio di Djugu, nell’Ituri. Secondo l’ufficio locale per la Genere, la Famiglia e l’Infanzia, questi ragazzi, di età inferiore ai 18 anni, lavorano nelle cave minerarie e vengono utilizzati anche nella prostituzione.

Nelle miniere del comune rurale di Mongwalu e di altri regni di Djugu, i ragazzi sono costretti a trasportare sabbia e pietre contenenti minerali. Sono esposti a condizioni di lavoro pericolose ed estenuanti, privando così questi bambini del diritto all’istruzione e ad un’infanzia normale.

Per quanto riguarda le ragazze, alcune di loro lavorano come cameriere nei bistrot, guadagnando un reddito modesto. Altri vengono reclutati nei bordelli dove subiscono abusi e violenze sessuali. Questi sfruttamenti illegali mettono in pericolo la salute e il benessere di questi bambini, privandoli dei loro diritti fondamentali.

La povertà e l’insicurezza nella regione hanno spinto alcuni genitori a coinvolgere i propri figli in queste attività pericolose. Di fronte a questa situazione allarmante, l’Ufficio Gender del territorio di Djugu lancia un appello al governo affinché metta fine a queste violazioni dei diritti dei bambini e protegga il loro futuro.

È fondamentale adottare misure concrete per combattere queste forme di sfruttamento, sia a livello legale che sociale. L’Ufficio per il Genere propone l’istituzione di una sezione del tribunale di pace a Mongwalu per perseguire i responsabili di questi abusi. Raccomanda inoltre la creazione di un centro di sostegno per i minori che hanno abbandonato la scuola, al fine di tutelarli e offrire loro opportunità di istruzione e reinserimento sociale.

È essenziale che tutti gli attori, comprese le autorità locali, le organizzazioni della società civile e la comunità internazionale, uniscano le forze per porre fine a questo sfruttamento dei bambini. Questi giovani meritano di accedere a un’istruzione di qualità, a un ambiente sicuro e a opportunità di sviluppo. È nostra responsabilità garantire che questi diritti fondamentali siano rispettati.

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