Correggere il codice elettorale per elezioni armoniose e coerenti
Il 4 gennaio, la Corte Costituzionale del Benin ha rivolto una richiesta ai deputati per correggere il codice elettorale e stabilire un calendario elettorale chiaro e non conflittuale per le elezioni generali del 2026. Quasi venti giorni dopo questo annuncio, il presidente Patrice Talon ha dichiarato un incontro con i tre gruppi parlamentari dell’Assemblea nazionale, compreso quello dell’opposizione, i Democratici.
La sentenza della Corte Costituzionale, resa su segnalazione di un cittadino, riguarda le elezioni presidenziali e legislative del 2026. In un processo di consultazione e ascolto, il presidente Talon ha voluto raccogliere le opinioni di ciascun gruppo parlamentare su questa decisione.
Gli incontri si sono svolti a porte chiuse, alla presenza del ministro della Giustizia. Tuttavia, i rappresentanti dell’opposizione non hanno potuto esprimere la loro posizione sulla decisione della Corte, preferendo prendersi il tempo di consultare il loro presidente, Boni Yayi. I due gruppi parlamentari della maggioranza presidenziale, dal canto loro, hanno avuto colloqui più approfonditi con il capo dello Stato.
Uno dei temi discussi durante questi scambi è stata la questione delle sponsorizzazioni per i candidati alle elezioni presidenziali del 2026. I deputati dell’UPR hanno espresso il desiderio che siano i neoeletti a concedere queste sponsorizzazioni. Tuttavia, su questo argomento non è stata presa alcuna decisione ufficiale.
In qualità di facilitatore del gioco politico, Patrice Talon ha incoraggiato la sua maggioranza a favorire la consultazione senza esclusività, visto che l’opposizione è favorevole al consenso. Per il momento non è stata ancora prevista la correzione del codice elettorale.
Secondo diversi eletti presenti all’incontro, Patrice Talon ha ribadito il suo impegno a lasciare il potere nel 2026, al termine del suo secondo e ultimo mandato.
Insomma, l’incontro tra Patrice Talon e i deputati del Benin segna un passo importante nel processo di correzione del codice elettorale. Il desiderio del presidente di promuovere la consultazione e il consenso tra i diversi gruppi parlamentari dimostra il suo desiderio di garantire elezioni armoniose e coerenti nel 2026.