Il rinvio dell’udienza nel caso Saraki: attesa della relazione della Corte d’Appello e confusione delle parti

Il giudice Inyang Ekwo ha annunciato il rinvio dell’udienza a martedì 23 gennaio 2024, citando la necessità di attendere la relazione della Corte d’appello sulla richiesta di sospensione del procedimento presentata dall’ex deputato.

Durante la ripresa dell’udienza, l’avvocato di Saraki, Tunde Afe-Babalola, ha informato la corte di una richiesta di sospensione del procedimento depositata il 30 luglio 2021. Afe-Babalola ha affermato che tutte le parti erano state informate e che erano pronte a perseguire la questione.

Tuttavia, Christopher Mshelia, consulente legale della Commissione per i Crimini Economici e Finanziari (EFCC), ha espresso dubbi sul fatto che la commissione fosse stata informata e ha affermato di non essere pronto per l’udienza di oggi. Ekenma Okafor, rappresentante dell’Ufficio Dichiarazione Patrimoniale (CCB), ha detto che il suo cliente non era stato informato e si è detto sorpreso dalla situazione.

Okafor ha ricordato un precedente impegno da parte dell’avvocato del querelante di ritirare il ricorso, dicendo: “Siamo sorpresi da questo sviluppo”.

In risposta, Afe-Babalola, ignorando le informazioni di Okafor, ha affermato che il punto centrale era la domanda pendente.

“Se hai chiesto la sospensione in Corte d’Appello, perché hai chiesto la sospensione anche qui? Se ti concedo la sospensione qui, non ho adempiuto al loro compito in Corte d’Appello? chiama?” ha chiesto il giudice Ekwo.

Successivamente, il giudice ha deciso di dare tempo ad Afe-Babalola per risolvere la questione in Corte d’Appello e ha fissato una nuova data per il procedimento. La causa è stata rinviata al 18 aprile 2023 per la relazione del procedimento avanti la Corte d’Appello.

Va notato che il giudice Ekwo aveva respinto le istanze il 25 gennaio 2023 per mancanza di diligenza procedurale. A seguito di questo rifiuto, Saraki ha presentato domanda il 3 febbraio 2023, chiedendo la riammissione dei casi.

Saraki aveva inizialmente intentato cause (FHC/ABJ/CS/507/2019 e FHC/ABJ/CS/508/2019) presso il Tribunale Federale contro il Procuratore Generale della Federazione, il Capo della Polizia, il Servizio di Sicurezza dello Stato, l’EFCC, la Commissione per i Crimini Economici e Finanziari (ICPC) e la CCB.

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