“La crisi del Mar Rosso mette a rischio il porto di Eilat: perdite per 3 miliardi di dollari e minaccia ai posti di lavoro”

L’attuale crisi del Mar Rosso continua ad avere impatti significativi sul porto di Eilat, uno dei porti commerciali più importanti di Israele. I ripetuti attacchi missilistici a lungo raggio da parte delle forze armate yemenite Houthi hanno portato a perdite economiche dirette per il porto di circa 3 miliardi di dollari.

Gli attacchi Houthi hanno preso di mira principalmente le navi legate a Israele nel Mar Rosso. Di conseguenza, le principali importazioni ed esportazioni dal porto sono state in gran parte interrotte. “Tutti i carichi che arrivano a Eilat attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb dall’Estremo Oriente, cioè Cina, Giappone, Corea del Sud e India, non vengono più trasportati perché le navi hanno paura di passare attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb. Non abbiamo più navi dal 1° dicembre”, spiega Gideon Golber, amministratore delegato della compagnia portuale di Eilat.

Allo stato attuale, le operazioni portuali difficilmente potranno essere sostenute fino a febbraio, avverte Golber. Se il governo israeliano non troverà una soluzione, potrebbe essere necessario tagliare i posti di lavoro. Il porto di Eilat è specializzato principalmente nell’importazione di automobili e nell’esportazione di fertilizzanti di potassio nella regione dell’Asia-Pacifico.

Negli ultimi anni, quasi la metà delle importazioni annuali di automobili in Israele sono passate attraverso il porto di Eilat. Anche le importazioni di automobili rappresentavano oltre il 75% dei profitti totali del porto. Prima degli attacchi degli Houthi, nel porto erano immagazzinate circa 50.000 auto nuove.

Questa crisi minaccia anche gli altri due porti internazionali di Israele. Infatti, quasi il 30% delle merci importate attraverso i porti di Haifa e Ashdod devono passare attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez per raggiungere Israele.

Nel quarto trimestre del 2023, a causa del conflitto israelo-palestinese e delle tensioni nel Mar Rosso, il numero di auto importate attraverso il porto di Ashdod è diminuito del 94%. La portata dei trasbordi in tutti i porti marittimi israeliani è stata ridotta in modo significativo, di circa il 70%.

Questa crisi evidenzia l’importanza di trovare una soluzione rapida per risolvere i problemi di sicurezza nel Mar Rosso e consentire la ripresa delle attività commerciali vitali per il porto di Eilat e per l’economia israeliana nel suo insieme.

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