Pieter Elsen, un giovane residente a Bruxelles, ha deciso di prendere in mano la situazione per combattere l’inquinamento dei canali organizzando gite in kayak. Accompagnato da un team motivato, percorre le acque del canale, raccogliendo con le reti i rifiuti galleggianti. Questa iniziativa, chiamata Canal It Up, ha permesso di rimuovere 7.800 chili di rifiuti, ma Pieter sa che questo non basta.
Infatti, nonostante i lodevoli sforzi dell’associazione, i rifiuti continuano ad accumularsi nel canale. Per porre rimedio a questo, è essenziale che le autorità pubbliche mettano in atto misure su larga scala. Le sessioni in kayak non servono solo a rimuovere i rifiuti, ma mirano anche a sensibilizzare gli abitanti di Bruxelles sull’importanza di preservare i corsi d’acqua.
Ogni partecipante diventa così ambasciatore delle vie d’acqua, diffondendone il messaggio a chi lo circonda. Inoltre, l’associazione ha sviluppato una barriera galleggiante per catturare i rifiuti e si sta battendo per l’introduzione di una cauzione sugli imballaggi in Belgio. Quest’ultima misura ridurrebbe significativamente la quantità di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani.
È importante sottolineare che l’inquinamento dei fiumi non è solo un problema locale. Ogni anno, infatti, milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani attraverso i fiumi. È quindi fondamentale adottare misure efficaci e sostenibili per preservare questi fragili ecosistemi.
In conclusione, le azioni intraprese dall’associazione Canal It Up sono ammirevoli e dimostrano che è possibile combattere l’inquinamento dei corsi d’acqua su piccola scala. Tuttavia, per ottenere risultati significativi, è fondamentale che governi e istituzioni mettano in atto misure concrete per contrastare questa piaga. Preservare i nostri corsi d’acqua è una responsabilità collettiva che richiede l’impegno di tutti.